Certificazione Unica 2023: ecco tutte le scadenze, le istruzioni e le novità

Certificazione Unica 2023: ecco tutte le scadenze, le istruzioni e le novità introdotte. Il modello è già pronto e disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

La Certificazione Unica (CU) è un documento che riassume i dati relativi ai redditi percepiti dal lavoratore durante l’anno solare, utilizzato per la dichiarazione dei redditi e per il calcolo dell’eventuale contributo a carico del lavoratore stesso. Redatta dal datore di lavoro e consegnata al lavoratore entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento, la CU contiene informazioni quali l’ammontare dei redditi percepiti, i contributi previdenziali versati, le ritenute fiscali e altre informazioni utili per effettuare la dichiarazione dei redditi. L’INPS, invece, fa la stessa cosa verso i cittadini pensionati e i titolari di altre prestazioni.

Si tratta dunque di un documento molto importante, utile anche per la richiesta di prestazioni previdenziali come pensioni, indennità di disoccupazione, malattia e maternità. Per quanto riguarda la Certificazione Unica 2023, l’Agenzia delle Entrate ha già preparato e pubblicato il documento definitivo che contiene tutte le istruzioni per la compilazione. Approvato il 17 gennaio 2023, vediamo insieme quanto viene riportato al suo interno.

Scadenze e novità sulla Certificazione Unica 2023

Il modello di Certificazione Unica 2023 è pronto, pubblicato insieme alle istruzioni per la compilazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Dopo una prima bozza rilasciata il 15 dicembre scorso, il nuovo modello è stato ufficialmente approvato dal provvedimento datato 17 gennaio 2023. Ecco quanto contenuto e spiegato dalle istruzioni.

Anzitutto, la data di scadenza per l’invio della CU all’Agenzia è sempre la stessa: il documento va infatti trasmesso all’Amministrazione Finanziaria entro e non oltre il 16 marzo. Vediamo quali sono le novità per il modello Cu 2023. Nel caso in cui il cittadino sia un pensionato o titolare di altre prestazioni, starà all’INPS provvedere all’invio del documento. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, invece, starà al datore di lavoro, sostituto d’imposta, trasmettere attraverso il canale telematico il modello CU. Il datore, però, dovrà tenere conto di due diverse scadenze: la prima riguarda la consegna al percipiente, che va effettuata per tutti entro la stessa data; la seconda, invece, riguarda appunto l’invio telematico del modello, che cambia in base al rapporto di lavoro intercorso nell’anno.

Per quanto riguarda la CU 2023, l’invio per i dipendenti e per i pensionati deve essere fatto entro e non oltre il 16 marzo. Entro la stessa data va poi fatta anche la trasmissione all’Agenzia delle Entrate. Per ciò che concerne le somme corrisposte ai lavoratori autonomi, invece, la trasmissione telematica può essere effettuata entro la stessa scadenza del modello 770, ovvero il 31 ottobre.
Ad ogni modo, il modello di questo anno tiene conto di alcune novità introdotte nel 2022. Le principali sono quelle riferite al bonus benzina e alla diversa attribuzione delle detrazioni per i figli a carico con l’assegno unico. Ma attenzione va prestata anche al cambiamento apportato alle modalità di attribuzione del trattamento integrativo previsto in caso di imposta lorda superiore alla detrazione spettante.

Le istruzioni per la corretta compilazione della CU

Per inviare all’Agenzia delle Entrare la CU 2023 è bene prestare attenzione alle varie parti di cui si compone il flusso:

• Frontespizio: modulo in cui vengono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione, ai dati del sostituto, ai dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica;
• Quadro CT: modulo che riporta tutte le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai modelli 730 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate;
• Certificazione Unica 2023: documenti nel quale sono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, così come anche i dati fiscali relativi alle certificazioni dei redditi relativi alle locazioni brevi.

Una volta compilato tutto correttamente, il flusso va poi trasmesso esclusivamente per via telematica. L’invio all’Agenzia può essere fatto sia dal soggetto tenuto ad effettuare la comunicazione (ovvero il cittadino stesso), oppure attraverso un intermediario abilitato (un commercialista). Il documento risulterà presentato nella data in cui viene conclusa la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per avere certezza della corretta presentazione del flusso, verrà inviata una comunicazione per via telematica attestante l’avvenuto ricevimento dei dati.