Cartello in un bar fa esplodere dibattito social: se paghi col pos 50 cent in più

Un cartello affisso in un bar di Prato ha fatto esplodere un acceso dibattito sui social, tra i pro e i contro la scelta dell’esercente. 

Se vuoi pagare con il pos, si applica un sovrapprezzo di 50 centesimi in più. È questa la scelta di un esercente di Prato, che sui social ha scatenato un dibattito molto acceso.

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Il dibattito social

Mentre pare che finora il dibattito in merito ai pagamenti digitali dopo che l’esecutivo è tornato sui suoi passi per ciò che concerne l’obbligo di accettare il Pos da parte di chi ha un’attività, la scelta del suddetto ha suscitato non poche polemiche, con il web che si è schierato pro e contro tale decisione.

In questo bar, infatti, l’esercente ha esposto un cartello che ha cominciato a circolare sui social, in cui i clienti del locale vengono avvisati che per quel che concerne i pagamenti tramite Pos ci sarà un sovrapprezzo pari a 50 centesimi.

50 cent in più se si vuole pagare col Pos

Questa decisione, come riporta Il Messaggero, ha scatenato una serie di critiche. Tutto è scaturito da un tweet postato dall’esercente, in cui appunto spiega del sovrapprezzo in questione. A quel punto si sono scatenate le reazioni del web. L’esercente ha giustificato la richiesta del 50 centesimi in più con le spese per le transazioni. Ma la verità non sarebbe questa, in quanto per ogni pagamento, gli esercenti pagano dall’1,8% al 4,45% a seconda del tipo di carta o bancomat usato dal cliente.

Ergo 50 cent sarebbero una richiesta totalmente sproporzionata, e oltretutto, la richiesta di sovrapprezzo legati al genere di pagamento non è legale. Chiaramente, sui social è nata una discussione e uno dei numerosi utenti che hanno detto la loro ha detto:«Cambiare bar è l’unica soluzione».

E qualcun altro esorta a sporgere denuncia, ma ci sono anche coloro che approvano la decisione dell’esercente, mentre qualcun altro parla di libertà nel pagamento cash, scordando che in effetti non è mai stato posto alcun divieto sul contante.

Altre reazioni social

«Io temo non ci sia malafade ma, temo appunto, mera ignoranza. Un mix tra condizionamenti esterni, falsi miti e video Facebook in cui un tizio grida cose (stile Grillini insomma). Alla fine rubano 0,50 senza capire che è un furto. Come quando votano…», è il commento di un altro utente del web. Un’altra persona scrive che si farebbe problemi a pagare comunque, basta che l’esercente, nello scontrino «scriva i giustificativi per quei 50 cent», chiosa.

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