Sale, l’alternativa c’è. E pure più sana, ma non la conosce nessuno

Un’azienda olandese propone un ‘salificante’ alternativo al classico sale da cucina: un prodotto che mantiene integro il sapore ma più salutare.

Ecco di cosa si tratta e perché la salute potrebbe trarre benefici da questo nuovo composto, elaborato con un procedimento che ricorda quello dei dolcificanti di sintesi.

Un’alternativa al sale, più salata ma meno ricca di sodio per ridurre infarti e ictus? Adesso potrebbe esserci, grazie all’olandese Fooditive, azienda specializzata in ingredienti di base sostenibili e pensati per alimenti senza derivati animali.

Ecco dunque LowSalt, un’alternativa al classico sale da cucina nata da un approccio che può ricordare quello dei dolcificanti di sintesi. LowSal ha un gusto salato, naturalmente. Ma, e qui sta la novità, con una potenza equivalente al 200-300% di quella del cloruro di sodio. Un fatto che consente di utilizzarne in misura molto inferiore, almeno della metà: il 50% in meno.

L’idea appare chiara: mantenere inalterato il sapore salato utilizzando però dosaggi molto più bassi rispetto al classico sale.

Come è composto LowSalt?

Ma qual è la composizione di LowSalt? Il prodotto – per il quale già è partita la richiesta di brevetto – è composto da cloruro di sodio e di potassio, più acido citrico, stando a quanto riporta FoodNavigator. Il composto è poi supportato da un carrier (un traportatore) del quale, per il momento, è ancora ignota la natura (non si trova però nel prodotto finale). Al termine della reazione, dopo un passaggio di disidratazione, si arriva a ottenere una polvere che come soli ingredienti ha per l’appunto l’acido citrico e i due cloruri.

Che benefici per la salute possa avere LowSalt appaiono di tutta evidenza, Le autorità sanitarie di tutto il mondo insistono a ciclo continuo sulla necessità di cibarsi di alimenti meno salati. Infatti la quantità media di sale assunta giornalmente – perlopiù attraverso i cibi industriali e i piatti già pronti – è molto superiore a quella consigliata, a volte anche il doppio.

I danni per la salute derivati dall’eccessiva assunzione di sodio

Una cattiva alimentazione che si traduce in migliaia di infarti, ictus, morti per malattie cerebro e cardiovascolari. Le stime per il Regno Unito, ad esempio, calcolano che diminuire da 8,1 a 6 grammi il consumo medio di sale farebbe già calare del 22% gli ictus e del 16% gli infarti. Anche un ampio studio condotto in Cina tra più di 20 mila abitanti di 600 villaggi e apparso nel 2021 sul New England Journal of Medicine ha fatto emergere i benefici per la salute che potrebbero derivare sostituendo il sodio col potassio.

Non è però facile arrivare a modificare le abitudini alimentari della popolazione. Come mostrano gli insuccessi delle campagne che mirano a ridurre il consumo di sodio. Per questo aziende come Fooditive tentano di approcciare la questione da un punto di vista totalmente differente. Ovvero usando composti che non vadano ad alterare il sapore ma con una concentrazione di sodio molto più bassa e una di potassio molto più elevata. Sull’etichetta dovrebbe apparire poi la dicitura “a ridotto tenore di sodio”.

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