Medjugorje, l’ultimo messaggio mette in guardia contro un terribile pericolo

Come ogni 25 del mese, anche a febbraio è arrivato il messaggio alla veggente Marija Pavlovic di Medjugorje.

Il messaggio, arrivato in coincidenza con l’inizio del periodo quaresimale, mette in guardia contro il terribile pericolo in agguato nella vita di ogni uomo, sempre a rischio di cadere nelle tentazioni dell’attaccamento ai beni materiali, della sfiducia in Dio, della sete di potere. Ecco il testo del messaggio ricevuto da Marija.

Messaggio Madonna Medjugorje
Nursenews

I devoti di Medjugorje, la cittadina parte del cantone dell’Erzegovina-Narenta, della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, in Bosnia ed Erzegovina, lo aspettano sempre con trepidazione: il messaggio dato dalla Madonna alla veggente Marija Pavlovic.

Un messaggio che arriva con regolarità il 25 di ogni mese. Anche a febbraio – sabato scorso – è giunto dunque il messaggio della Vergine alla veggente Marija. La Madonna nel suo ultimo messaggio legato a Medjugorje, dove dal 1981 sono in corso le apparizioni della Madre di Dio, in questo ultimo messaggio – pochi giorni dopo l’inizio della Quaresima – invita i fedeli alla rinuncia e al digiuno per contrastare l’azione del demonio. Un tema in linea del resto col Vangelo di questa domenica, che riprende il famoso episodio del digiuno di quaranta giorni di Gesù nel deserto, dove il Salvatore viene raggiunto dalle tentazioni del Maligno.

Papa Francesco, durante l’Angelus di domenica scorsa, ha ricordato che in questo episodio evangelico il Salvatore è messo alla prova dal tentatore che entra in scena nel deserto con tre strumenti di tentazione. Che sono l’attaccamento alle cose materiali, la sfiducia in Dio e la sete di potere. Tutti subdoli mezzi coi quali il demonio, padre della menzogna, cerca di dividere Gesù – e anche ognuno di noi – dal Padre.

Medjugorje, l’ultimo messaggio del 25 del mese

Ecco l’ultimo messaggio ricevuto da Marija Pavlovic:

“Cari figli!

Convertitevi e vestitevi di vesti penitenziali e di profonda preghiera personale e nell’umiltà chiedete la pace all’Altissimo. In questo tempo di grazia, Satana vuole sedurvi e voi, figlioli, guardate a mio Figlio e seguiteLo verso il Calvario, nella rinuncia e nel digiuno. Sono con voi perché l’Altissimo mi ha permesso di amarvi e di guidarvi verso la gioia del cuore, nella fede che cresce in tutti coloro che amano Dio sopra ogni cosa. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Chi è la veggente Marija Pavlovic?

Marija Pavlović, una dei sei veggenti di Medjugorje, nasce in una frazione di Citluk il primo aprile 1965. Dal 1993 è sposata con Paolo Lunetti. Madre di quattro figli, Marija vive tra l’Italia e Medjugorje. Come altri due dei sei veggenti, Vicka e Ivan, Marija riceve ancora l’apparizione quotidiana. Finora ha ricevuto nove dei dieci segreti promessi dalla Vergine, segreti relativi a Medjugorje e a tutto il mondo.

Cosa chiede la Madonna a Medjugorje

A Medjugorje la Madonna si presenta come la «Regina della Pace». Al cuore delle apparizioni, raccontano i veggenti, c’è proprio questo messaggio: la pace, nel suo senso più ampio, cioè come pacificazione con Dio, con gli uomini, con sé stessi. I veggenti affermano che Maria avrebbe indicato loro quelle che sono note come le «cinque pietre» (come i misteri del Rosario e i ciottoli scelti da Davide, armato soltanto di fionda e bastone, nella sua lotta contro il gigante Golia).

Le “cinque pietre” di Medjugorje

Queste cinque pietre, ovvero cinque strumenti utili alla conversione, alla preghiera e alla pace, sono:

  • la preghiera umile e col cuore, in particolare la recita quotidiana del Rosario, preghiera mariana per eccellenza.
  • il digiuno nei giorni di mercoledì e di venerdì per le persone che possono farlo. Chi non può fare il digiuno, (come malati, anziani o chi comunque non può digiunare per motivi di salute) è invitato a offrire qualche sacrificio alla Madonna nei giorni del digiuno.
  • la lettura giornaliera della Bibbia.
  • andare a confessarsi almeno una volta al mese per riconciliarsi con Dio.
  • ricevere l’Eucaristia, preferibilmente ogni giorno.
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