Postepay, ogni maledetto venerdì: occhio al nuovo attacco, controllate i movimenti

I truffatori non vanno mai in vacanza e hanno escogitato un nuovo trucco per svuotare la carta Postepay delle loro vittime.

Hacker e cybercriminali sono costantemente in agguato e affinano sempre più le loro tecniche. Ma c’è un modo infallibile per accorgersi che siamo davanti a una frode, ecco quale.

nuova truffa postepay
Nursenews

Tecnologia fa rima con comodità nella vita di molte persone. Ma c’è anche un rovescio della medaglia. Purtroppo le innovazioni hanno dato la possibilità a una nutrita platea di malintenzionati di escogitare nuove frodi a danno delle persone comuni. In questo campo i truffatori si può dire che si sbizzarriscano a più non posso.

L’ultima trovata nel campo delle frodi è quella segnalata proprio di recente da diversi utenti. In questo caso la truffa è una di quelle più comuni: quella che avviene attraverso le carte di pagamento. Come Postepay. Proprio la prepagata di Poste Italiane è diventata oggetto di una truffa che mette in pericolo il credito delle nostre carte.

Cosa si sono inventati stavolta i truffatori per prosciugare i nostri conti? Lo vedremo presto, cercando di capire come possiamo riconoscere la nuova truffa Postepay e come evitare che i nostri soldi finiscano in mani truffaldine.

PostePay, nuova truffa: ecco come possiamo riconoscerla e non farci svuotare la carta

Il catalogo delle frodi, ahinoi, è vasto quanto la fantasia dei truffatori. E dunque frodi come queste possono avvenire in maniere differenti. Ad ogni modo, come tante altre, anche l’ultima truffa Postepay parte con il classico messaggino via sms. Le vittime hanno spiegato di aver ricevuto infatti un breve messaggio, col testo che invitava a reimpostare la propria password per accedere alla carta Postepay.

All’interno dell’sms c’è un link, cliccando il quale si viene reindirizzati a un form da compilare in modo da reimpostare la propria password. La truffa, purtroppo, è ben congegnata: il form che ci si apre davanti a prima vista appare quello ufficiale, con una grafica praticamente identica a quella utilizzata da Poste italiane sul proprio sito.

Ma di ufficiale non c’è proprio nulla se non la fregatura dietro l’angolo. Chi inserisce i propri dati in questo modulo di fatto consegna ai truffatori le proprie credenziali. Che potranno usarle non solo per fare man bassa della carta Postepay della vittima, ma anche per un furto di identità e altri reati.

Truffa PostePay, le tante tattiche dei cybercriminali

Questa truffa non è l’unica per la quale stanno arrivando tutta una serie di segnalazioni da parte degli utenti di Poste Italiane. Come detto i cybercriminali adottano varie tattiche per mettere in pratica le loro frodi.

La frode che abbiamo visto all’opera si chiama smishing, e fa leva sugli sms per ingannare le sue vittime. Ma c’è anche il phishing, che viaggia invece via e-mail, per non parlare del vishing dove i truffatori usano il telefono per entrare in contatto con i malcapitati utenti.

Se le modalità della truffa Postepay sono legione, ci sono comunque delle caratteristiche comuni che possono permetterci di individuarla. Perlopiù i cybercriminali ci chiederanno infatti di comunicare loro dei dati personali. In cima alla lista la password e il nome utente, grimaldelli indispensabili per i truffatori. C’è poi il modus operandi inconfondibile del truffatore, che manipola la psicologia della vittima muovendo principalmente due leve: paura e fretta. Un espediente non solo per accelerare i tempi, ma soprattutto per impedire alla vittima di riflettere su quello che il truffatore cerca di farle fare.

Postepay, quando siamo sicuri che è una truffa

Una cosa da sapere assolutamente è che Poste italiane, così come le banche e altri enti, non verranno mai a chiedere informazioni personali o finanziarie via sms, email o per telefono. Meno che meno chiederanno mai di trasferire denaro o di ricaricare una Postepay – la nostra o quella di qualcun altro – per cercare di risolvere un problema. Poste Italiane lo ha specificato in più occasioni attraverso i propri canali ufficiali, proprio a tutela della sicurezza della clientela.

Dunque, laddove si ricevesse un messaggio, una mail o telefonata che ci chiedessero dati personali o di fare transazioni in denaro, possiamo star certi di trovarci davanti a un tentativo di frode.

Truffa PostePay, come evitarla? Qualche consiglio per prevenire le frodi

Per evitare di cadere in truffe come queste la migliore arma è prevenirle il più possibile. E possiamo farlo seguendo alcuni semplici accorgimenti:

  • non dare mai informazioni personali o finanziarie attraverso sms, telefono o email (e naturalmente nemmeno via social come WhatsApp).
  • non trasferire denaro o fare ricariche sulla PostePay se non siamo sicuri che la richiesta sia regolare e legittima.
  • non rispondere a chiamate sospette o ai messaggi di testo, anche se la provenienza sembra ufficiale, in questo caso da Poste Italiane.

E che fare quando purtroppo si finisce per cadere nelle trappole degli hacker? Come nel caso di ogni truffa, la cosa decisiva è agire in fretta per salvaguardare il proprio denaro. Per prima cosa dobbiamo subito contattare Poste italiane per segnalare la truffa. Un passaggio necessario per chiedere il blocco della carta Postepay, evitando di perdere tutti i soldi che avevamo al suo interno. Infine la truffa va segnalata anche alle autorità competenti: Polizia Postale o Guardia di Finanza nel nostro caso.

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