Una domanda al tempo stesso semplice e complessa: un paradosso? No, la quintessenza di ogni rompicapo matematico che si rispetti. Che come ogni sfida ci mette alla prova, altrimenti dove sta il gusto?
In questo caso dobbiamo riuscire a completare la sequenza col numero esatto. Pensi di riuscirci? Soltanto pochi sono riusciti a completare la sequenza del rompicapo in meno di 10 secondi.
Il nuovo rompicapo è pronto a mettere a dura prova i tantissimi navigatori a cui piacciono le sfide come queste. In questo particolare caso parliamo di un test numerico dove basta scoprire il numero che completa la sequenza.
Col tempo i rompicapi si sono trasformati in qualcosa di più importante di un semplice passatempo. Si è scoperto che queste prove producono diversi benefici per ogni singolo utente. Benefici relativi soprattutto alla capacità di sviluppo logico e mentale. In breve, gli effetti possono rivelarsi utili anche per la vita privata, in occasioni future.
Questo nuovo rompicapo non va sottovalutato: ha messo davvero tanti in difficoltà. Alcuni si sono arresi alle prime difficoltà, altri invece ce l’hanno fatta nei 10 secondi di tempo previsti per risolvere il rompicapo. E tu da che parte ti posizionerai? Ti arrenderai? O riuscirai a completare la sequenza? Un’ultima cosa importante prima di entrare nel vivo del test: vale la pena tentare comunque, anche dando una risposta sbagliata. Sorpreso? Anche sbagliare torna utile, perché lo scopo di questi giochi è soprattutto quello di stimolare il ragionamento. Cosa che non fa mai male, anzi, perché spinge a vincere la pigrizia mentale.
Premesso questo, addentriamoci a capire in cosa consiste questa prova.
Rompicapo, riesci a concludere la sequenza e trovare il numero esatto?
All’apparenza il rompicapo che presentiamo in questo articolo potrebbe sembrare un gioco da ragazzi. Ma come dicevamo all’inizio, è bene non dare troppe cose per scontate. Prima fra tutti quella della risposta al rompicapo. Se da una parte è vero che dovresti completare la sequenza in soli 10 secondi, riuscire a svolgerla in meno tempo ancora sarebbe certamente una gran bella soddisfazione.
Comunque sia, vediamo di che si tratta. Come avrai visto dalla foto presente poco sopra, nell’immagine ci sono quattro numeri in sequenza: 8 – 7 – 3 – 5. Quello che devi fare è trovare il quinto numero che completa questa sequenza. Non ci sono, come vedi, altre operazioni o altri simboli. Soltanto quella sequenza di quattro numeri.
Tra un po’ sveleremo la risposta. Ma prima ti diamo altro tempo per sviluppare il tuo ragionamento e dare la tua risposta. Una volta pronto, potrai leggere più in basso il numero esatto che completa la sequenza, il quinto numero che risolverà il rompicapo.
Arriviamo quindi al nocciolo della questione. Il numero che completa la sequenza è il 5.
Chi non è riuscito a completare la sequenza col numero esatto si chiederà come siamo arrivati a questa cifra. La risposta è abbastanza semplice, da un certo punto di vista: andavano considerate le parti che costituiscono il numero precedente, visto che questo è in formato digitale. Avevamo perciò un 8 composto da 7 pezzi (7 segmenti di colore nero), un 7 composto da 3 pezzi, un 3 composto da 5 pezzi e infine un 5 composto proprio da 5 pezzi. Il numero successivo corrispondeva al numero di pezzi che formavano il numero precedente. Un piccolo dettaglio che, quindi, spiega perché il quinto numero, il finale della sequenza, dovesse per forza corrispondere al 5 che ha chiuso la linea numerica.
Ce l’hai fatta a rispondere nella maniera giusta? Come detto all’inizio, questo rompicapo solo apparentemente poteva risultare semplice. Ma il dettaglio che permetteva di risolverlo non lo era per nulla e richiedeva un certo spirito di osservazione.
Se vuoi continuare, puoi farlo con un rompicapo differente in grado di sollecitare anche la vista. Questo e altri rompicapi possono essere fatti anche assieme ad altri, in compagnia. In questo secondo caso potresti dar vita a una simpatica sfida dove tutti potrebbero mettersi alla prova, ragionando e divertendosi allo stesso tempo.
