Buoni Fruttiferi Postali, con 55mila euro, se si sceglie il prodotto giusto, si possono maturare rendimenti molto interessanti. vediamo nel dettaglio.
Se il loro acquisto continua ad aumentare negli anni, è in primo luogo perché i buoni fruttiferi postali sono in grado di offrire la garanzia di stato sul capitale investito, cosa nessun altro operatore finanziario privato può fare. Si tratta di titoli che vengono messi direttamente dalla Cassa Depositi e Prestiti, e poi venduti sul circuito di Poste Italiane.
I BFP non hanno alcun costo di sottoscrizione o di gestione, e rispetto ai titoli privati, godono anche di una tassazione agevolata al 12.5 per cento. Un vantaggio non da poco, considerato che investire su un titolo privato, comporta invece il pagamento di un’aliquota al 26 per cento. La loro durata è variabile, in quanto il cittadino ha la possibilità sia di investire il suo capitolo in un titolo a breve scadenza, che di effettuare invece un investimento più a lungo termine. La durata temporale massimo di un buono postale è fissata a 20 anni, mentre la cifra minima per il suo acquisto è di 50 euro. Il loro prezzo non è in alcun modo soggetto alle oscillazioni tipiche del mercato, ed è per questo che vengono considerati un porto sicuro in cui riversare capitale, da parte di molti risparmiatori italiani.
Buoni Fruttiferi Postali, ecco perchè sono così convenienti anche per investire
Il contratto che si stipula quando si acquista il BFP, prevedono il rimborso dell’intero capitale alla scadenza, al netto degli interessi maturati. Inoltre, recandosi sul sito di Cassa Depositi e Prestiti, è possibile anche consultare un elenco con tutti i rendimenti possibili, che i BFP possono garantire nel tempo, a secondo del prodotto che si sceglie di sottoscrivere. Ma perché negli ultimi anni, sempre più italiani hanno deciso di investire grandi quantità di capitale nei BFP, nonostante non siano in grado di proporre rendimenti simili a quelli di un titolo privato?
La risposta è abbastanza semplice da comprendere. In un momento in cui la recessione è alle porte, la prima cosa che un investitore, è a sicurezza di non perdere i propri soldi per cause esterne all’investimento. E un prodotto coperto dalla garanzia di stato, è l’unico che può offrire davvero questa certezza. E non bisogna nemmeno dimenticare che un BFP, offre anche la possibilità di ritirare il capitale investito in qualunque momento. Naturalmente, nel caso in cui si esercita questa opzione, non sempre sarà possibile ottenere gli interessi che si erano maturati. Facciamo un esempio, per capire se ad esempio può essere interessante investire 55mila euro in un buono fruttifero postale di breve termine. vediamo insieme, inserendo questi parametri, quali risultati ci restituisce il simulatore di Poste Italiane.
Quanto si guadagna se investo 55mila euro in un BFP di breve termine?
Con questa cifra da investire nel breve termine, si può acquistare il Buono 3×2. La sua durata temporale massima è pari a sei anni, e gli interessi spettano alla fine del primo triennio di sottoscrizione del contratto. Da quel momento in poi, vengono maturati ogni tre anni. Il rimborso netto alla scadenza sarà di 61.071 euro. Il BFP 4 anni Risparmio Semplice è uno delle tipologie più particolari di buoni postali. In primo luogo perché le sottoscrizioni sono sempre automatiche e periodiche. La sua durata, come si evince dal nome, è di massimo 4 anni. Il valore di rimborso netto alla scadenza è di 59.996 euro.
C’è anche il Buono Rinnova, che può arrivare a durare un massimo di 6 anni. È un BFP destinato soltanto ai cittadini che si ritrovano a voler rinnovare un buono giunto alla sua naturale scadenza. Gli interessi vengono riconosciuti ogni tre anni in questo caso. Il rimborso, con gli interessi maturati alla scadenza, sarà di 65.180 euro. Il Buono Soluzione Eredità dura invece quattro anni e riguarda esclusivamente chi è beneficiario di un procedimento successorio, che è stato gestito e concluso da Poste Italiane. Il rimborso netto alla scadenza sarà in questo caso di 61.040 euro.
Il Buono 3 anni Plus riconosce invece gli interessi soltanto quando giunge alla scadenza del contratto. Il suo valore di rimborso netto è di 57.198 euro.
