Smartphone in carica: mai commettere questi errori, eppure li facciamo tutti

Una operazione quasi quotidiana, la messa in carica del nostro prezioso compagno di giornata. Eppure spesso commettiamo alcuni errori.

Il nostro smartphone può essere definito ormai, stando agli eventi, alla realtà di tutti i giorni, il compagno inseparabile. L’oggetto dal quale forse si farebbe più fatica in assoluto a staccarsi. Inutile stare a parlare, in alcuni casi di dipendenze, danni e quant’altro. L’ovvio, il reale, la verità di ciò che emerge è netta come mai. Il cittadino non riesce a fare a meno del suo telefono, dannoso o meno, positivo o meno. Si è detto e scritto tanto in merito, ma evidentemente a molti, almeno al momento, la cosa interessa davvero poco.

Smartphone in carica
Nursenews

Un utilizzo, quello che si fa del proprio smartphone senza confronto alcuno con qualsiasi altro tipo di elettrodomestico, oggetto in generale, tutto. Non esiste al mondo nessun’altra cosa che si consideri, oggi, al pari di uno smartphone. Lo ribadiamo, piaccia o meno, la verità dei fatti è questa. In tal senso, però, una volta assodata quella che la netta verità, c’è da capire se poi, in effetti questo stesso strumento siamo in grado di utilizzarlo alla perfezione, o almeno, nel modo giusto.

In questo caso sono moltissimi gli aspetti che potrebbero venire fuori. Ci si potrebbe scontrare, per esempio con la poca necessità di acquistare uno smartphone costosissimo, capace di prestazioni e operazioni che in fin dei conti nemmeno ci servono. Ci serve invece, forse, l’idea di possedere quel dato oggetto e di conseguenza spendiamo migliaia di euro quando magari potevamo spenderne tranquillamente 100 o magari 200. Questa, certo è un’altra riflessione che potrebbe ritenersi opportuna.

Niente, insomma, rispetto alla tematica di riferimento ci sembra essere condotto nel giusto modo. Niente ci appare come praticato nella giusta modalità, nel nostro stesso interesse eh, si capisce. A questo punto potremmo magari parlare della mole di applicazioni che scarichiamo e che di fatto vanno a ingombrare le memorie dei nostri dispositivi e che utilizziamo praticamente mai? Certo possiamo farlo. Quello che viene fuori andando a sondare numerosi possibili interrogativi è abbastanza palese.

Il nostro smartphone, alla fine, sappiamo davvero utilizzarlo per quello che è. O meglio, un smartphone, qualunque esso sia, di qualsiasi marca o prezzo, può esserci davvero tanto utile cosi come sembra, cosi come ci appare dal contesto che ci circonda. La risposta è incerta. Potrebbe esserlo, certo. Potrebbe anche essere, però, che il tutto sia altrettanto condotto in maniera sbagliata. Forse non sappiamo utilizzarlo lo smartphone, al meglio, per quelle che sono le sue specifiche funzioni.

Un esempio specifico? Pensiamo alla funzione di ricarica. Quante volte ci capita in una settimana di dover ricaricare il nostro prezioso dispositivo. Molte volte, certo. Lo facciamo con disinvoltura, con apparente consapevolezza di ciò che si sta facendo. Invece, secondo molti quello che facciamo è sbagliato. Cioè, il modo in cui conduciamo quella specifica operazione non sarebbe affatto corretto. In verità potrebbe addirittura essere dannoso. Possibile? Certo che si. Scopriamo il perché.

Smartphone in carica: questa è la giusta modalità di ricarica dei nostri dispositivi

Partiamo dal fatto che nella maggior parte di casi, siamo condizionati, tutti, chi più e chi meno da veri e propri falsi miti. Cosa ci viene sempre detto, raccomandato, quando si parla di ricarica del nostro smartphone? Lo ricordate? Ci viene consigliato di ricaricare sempre al massimo la batteria. Quindi di tenere in carica il dispositivo fino a quando, di fatto, l’operazione stessa non risulta essere completata. Ebbene, secondo molti, questo sarebbe un madornale errore. Il motivo?

Il motivo è molto semplice. Questo genere di condotta alla lunga potrebbe danneggiare in maniera irreversibile la stessa batteria dello smartphone in questione. Questo perchè spingere la stessa batteria ai massimi livelli di ricarica, magari dopo averla portata al limite minimo, forse addirittura inducendo lo spegnimento del dispositivo conduce lo stesso strumento, parliamo quindi della batteria a un vero e proprio stress termico. Il tutto, alla fine, incredibilmente dannoso.

Questo stesso stress termico, con il passare del tempo andrà a determinare un deterioramento certo della batteria del nostro smartphone. Molto semplice. La modalità giusta, di gestione di questa specifica operazione, dovrebbe essere la seguente: percentuale di ricarica tra il 15% e l’85%, parametri da tenere in qualche modo come riferimento. Bisognerebbe, quindi, sempre togliere dalla presa lo stesso caricatore dello smartphone, prima del raggiungimento della percentuale totale di ricarica.

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