Patatine fritte, sono davvero cancerogene? C’è una scioccante scoperta

Alcuni alimenti, anche se i gustosi, sono dannosi per la salute: le patatine fritte sono davvero cancerogene?

Alcune sostanze contenute negli alimenti sono responsabili dell’aumento di tumori, per questo motivo, di recente, è stato disposto il ritiro dal mercato di un prodotto particolarmente amato dai consumatori.

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Il prodotto incriminato è un lotto di patatine fritte Amica chips Ortolana che presenta alti livelli di acrilammide.

Facciamo chiarezza e scopriamo per quale motivo questa sostanza è pericolosa per il nostro organismo.

Patatine fritte: quali sono i rischi per la salute

L’acrillamide è una sostanza utilizzata in ambito industriale ed è presente anche nel fumo di tabacco. Questa sostanza può crearsi durante la cottura di alcuni alimenti, che presentano elevati quantitativi di amido, come le patate. Tuttavia, è stato notato che anche nella tostatura dei cereali e del caffè ad alte temperature si crea questa sostanza nociva.

In base ad alcuni studi condotti su animali di laboratorio è stato dimostrato che l’esposizione all’acrilammide aumenta il rischio di sviluppare tumori. Ad oggi mancano studi specifici condotti sugli esseri umani che possano confermare questo risultato. Tuttavia, per evitare rischi, si consiglia di ridurre il consumo di cibi che contengono questo tipo di sostanze.

Di fatto, l’acrilammide in base all’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro è stato classificato come elemento probabile cancerogeno per l’uomo. È di tutt’altro parere l’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare, che pur dichiarando l’acrilammide una sostanza rischiosa, la categorizza tra quelle a basso rischio che semplicemente andrebbero evitate.

Ad ogni modo, è opportuno sapere che l’acrilammide è il risultato della combinazione tra zuccheri e aminoacido contenuti negli alimenti. In particolare, la reazione chimica si verifica durante la cottura ad alte temperature come nel caso della frittura o della cultura in forno o con la griglia.

L’incredibile scoperta degli scienziati

Di recente è stato disposto il ritiro di un prodotto dai banchi dei supermercati a causa della presenza di elevati livelli di acrilammide. Ci stiamo riferendo alle patatine fritte Amica Chips Ortolana.

In base a quanto segnalato dal Ministero della Salute, il lotto incriminato è il numero 080587, con data di scadenza fissata al 25 marzo 2023.

Le confezioni sono state ritirate in via preventiva dai banchi dei supermercati per rischio chimico. Si tratta di un prodotto realizzato nello stabilimento di Yellow Chips nei Paesi Bassi e distribuito in confezioni da 100 grammi ciascuna.

Gli altri prodotti che appartengono allo stesso marchio non sono stati ritirati dal mercato. Coloro che hanno acquistato il prodotto sopra menzionato devono evitare di consumarlo e hanno la possibilità di restituirlo al supermercato presso il quale lo hanno acquistato. In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano, in caso di ritiro alimentare disposto dal Ministero della Salute, il consumatore ha il diritto alla restituzione della somma di denaro spesa o al cambio della merce.

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