Residenza temporanea, ho diritto a un nuovo medico di famiglia? Come funziona

Residenza temporanea, tanti cittadini si chiedono se sia possibile in questi casi presentare richiesta per ottenere un medico di famiglia nel comune in cui si risiede. Vediamo cosa prevede la normativa di riferimento. 

La legge italiana, identifica da un punto di vista giuridico, i residenti in una dimora temporanea come coloro che vivono in quel luogo da almeno quattro mesi, e non hanno ancora maturato le condizioni necessarie per potersi vedere certificata una residenza fissa. 

residenza temporanea
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L’esempio più classico che si può fare in tal senso, è quello di uno straniero extracomunitario che non si è ancora visto concedere il permesso di soggiorno dallo stato italiano. In questi casi infatti, gli extracomunitari possono avere diritto soltanto a una residenza temporanea, fino al momento in cui la loro pratica non sarà sbloccata.

Spetta al Comune l’onere, dietro esplicita richiesta formale del cittadino, di iscrivere il richiedente nel registro delle residenze temporanee

Residenza Temporanea, come funziona l’iscrizione nel registro dei Comuni

I Comuni possiedono dei registri di anagrafe temporanea, in cui vanno registrati tutti coloro che abitano nel comune in una dimora che non può essere indicata formalmente come residenza definitiva. L’iscrizione è sempre posta in carico al richiedente, che dovrà presentarsi in comune con tutta la documentazione necessaria, secondo quanto prevede la normativa vigente.

In genere, dopo aver completato la procedura, il comune non rilascia degli attestati giuridici che convalidano la residenza temporanea. Su richiesta del cittadino però, è tenuto invece a rilasciare un’attestazione dell’avvenuto iscrizione nel registro. È anche possibile per un cittadino autocertificare la propria residenza temporanea. Basta in quel caso produrre una scrittura privata, firmata e datata dall’interessato, in cui si dichiara la sede in cui si dimora come residenza temporanea. 

Come richiedere l’assegnazione di un medico di famiglia quando si abita in una dimora temporanea

Ma è possibile ottenere l’assegnazione di un medico di famiglia in un comune dove si risulta soltanto come residenza temporanea? Si, questa è una possibilità che lo stato italiano concede, ma soltanto al verificarsi di determinate condizioni. In primo luogo è necessario che il cittadino abbia già richiesto la cancellazione temporanea del medico di famiglia, nel comune in cui abitava precedentemente. Questa richiesta deve essere fatta all’Azienda Sanitaria Locale a cui compete territorialmente la questione. Ci si dovrà presentare negli uffici, con un documento che attesta la cancellazione avvenuta, una tessera sanitaria e un documento di identità, indispensabili ai fini del riconoscimento formale del richiedente. Dopo aver completato questo passaggio, sarà necessario procedere con l’iscrizione nelle liste del comune in cui si risiede in modo temporaneo

L’Asl chiederà poi al cittadino di presentare formalmente anche la motivazione per cui richiede una nuova assegnazione del medico di famiglia. E soltanto all’Asl spetta in seguito stabilire e giudicare se si tratta di un motivo fondato, sulla base della quale la domanda può essere approvata. 

Residenza temporanea,  in quali casi è legittimo chiedere l’assegnazione di un nuovo medico di famiglia

In ogni caso, sono diverse le motivazioni che lo stato italiano considera legittime, ai fini di una nuova assegnazione del medico di famiglia nel nuovo comune in cui si risiede, anche in modo temporaneo. Si può presentare richiesta sia per motivi di vacanza che di studio

Ma anche chi è stato costretto a cambiare residenza per motivi lavorativi, ha diritto a sfruttare questa opzione. Così come viene prevista questa possibilità anche nei casi in cui il soggetto sia stato costretto a trasferirsi in nuovo comune per curarsi da una grave malattia. 

Logico come anche in questo, venga concessa una nuova assegnazione. A patto però di aver cancellato, anche temporaneamente, il medico di famiglia del comune in cui si abitava in precedenza. Bisogna però aver abitato nel luogo in cui si presenta domanda, almeno per tre mesi affinché questa venga approvata. Inoltre, nel momento in cui viene accettata, l’assegnazione del medico di base durerà per un anno, al termine del quale andrà rinnovata la richiesta. 

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