Tessera Sanitaria, non è più come prima: come funziona e chi deve restituirla

Tessera Sanitaria, un documento importantissimo per accedere alle prestazioni del nostro SSN, e che in alcuni casi va restituita. Vediamo nel dettaglio

La tessera sanitaria è un documento che tutti i cittadini italiani sono tenuti a possedere ed esibire per poter accedere alle prestazioni fornite dal nostro Sistema Sanitario Nazionale. È stata introdotta ad inizio anni duemila, andando a sostituire il vecchio tesserino plastificato con il codice fiscale del cittadino. 

Tessera Sanitaria
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È importante però precisare che la tessera sanitaria non nasce invece per sostituire il libretto sanitario, che invece resta tuttora in vigore. Anche se esistono alcune regioni, come la Lombardia, in cui il libretto sanitario cartaceo è stato effettivamente sostituito dalla Tessera Sanitaria e dalla Carta Nazionale dei Servizi. 

Tessera Sanitaria, in alcuni casi continua a funzionare anche dopo che scade

Non tutti lo sanno, ma la tessera sanitaria può continuare a funzionare anche dopo che scade. E può ancora ad esempio essere utilizzata nelle farmacia per ottenere lo scontrino fiscale, indipendente per ottenere delle detrazioni o l’esenzione dal ticket sanitario. Il rinnovo della tessera sanitaria può essere effettuato nel comune in cui si risiede legalmente. Basta semplicemente recarsi negli uffici preposti dell’ente pubblico, presentando domanda al funzionario incaricato. 

Dopo aver sbrigato la procedura burocratica e inserito i propri dati anagrafici, il Comune invierà tutta la documentazione all’Agenzia delle Entrate. A quel punto, entro circa una settimana, il contribuente riceverà la tessera sanitaria nuova direttamente a casa per posta. La stessa domanda per il rinnovo può essere fatta non solo al comune, ma anche agli uffici dell’Agenzia delle Entrate o dell’Azienda Sanitaria Locale più vicina. La tessera sanitaria, nel momento in cui viene autenticata e assegnata a un cittadini, ha una validità di sei anni

Per i neonati, la tessera sanitaria avrà una durata massima di un anno

È compito dello stato italiano, spedirne una nuova al cittadino in prossimità della scadenza. Il rinnovo avviene infatti in automatico. Nel caso di un cittadino con il permesso di soggiorno, a cui viene assegnata la tessera per accedere alle prestazioni del nostro SSN, la validità del documento coincide con quella del permesso di soggiorno. Quando invece si tratta di una persona appena nata, in questo caso la tessera sanitaria che gli verrà assegnata, avrà una durata massima di un anno, e dovrà essere rinnovata alla scadenza. Nel momento in cui dopo il primo anno di vita il neonato viene regolarmente iscritto al SSN, la tessera al secondo rinnovo, tornerà ad avere una validità temporale di sei anni. 

La tessera sanitaria può anche essere utilizzata per certificare il proprio codice fiscale con gli enti pubblici privati. Ma resta valida anche nel caso in cui un cittadino decide di trasferirsi all’estero? No, nel momento in cui un contribuente decide di spostare la sua residenza fuori dall’Italia, rinuncia all’assistenza fornita dal nostro Servizio Sanitario Nazionale. E per queste persone, c’è anche l’obbligo di restituirla  prima di lasciare la nazione. Questo accade anche nel momento in cui una persona passa a miglior vita. Infatti in questi casi, spetta agli eredi l’obbligo di restituzione del documento, se il defunto era già residente all’estero. In questo oltretutto, sarà necessario per i parenti restituire il documento, allegando anche il certificato di morte. Un passaggio fondamentale affinché la Asl e l’Agenzia delle Entrate registrino questi dati nei loro database. 

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