Contratto di affitto breve, attenzione alla scadenza per la registrazione

Contratto di affitto breve, vediamo insieme qual’è la procedura prevista per la sua registrazione a cosa bisogna fare attenzione. 

I contratti di affitto breve, secondo quanto prevede la normativa vigente, devono avere una durata non superiore ai trenta giorni ed essere obbligatoriamente stipulati da soggetti privati. Non è consentito infatti siglare questo tipo di accordo in qualità di imprenditori o liberi professionisti o società commerciali. Da un punto di vista giuridico, sono equiparato sia ai contratti di sublocazione dell’affitto, che a quelli di cessione a terzi a titolo oneroso e non gratuito. 

contratto affitto breve
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Nel momento in un cui cittadino sigla un accordo di locazione breve, la prima cosa da fare è trasmettere tutto all’Agenzia delle Entrate. Il termine ultimo per questo comunicazioni sulle locazioni brevi, è fissato al 30 Giugno dell’anno di riferimento in cui si deve presentare la comunicazione. Questa può essere presentata sia da intermediari immobiliari incaricati, che da società ed enti terzi che si occupano di gestire portali dedicati all’affitto (Come ad esempio il celebre portale AirBnB). 

Contratti di affitto breve, cosa succede se viene superato il limite dei trenta giorni

Nel momento in cui il termine massimo di trenta giorni viene superato, non si può più parlare di contratto di locazione breve.

A quel punto infatti, l’accordo si trasforma in un contratto di affitto transitorio, che può avere una durata complessiva compresa tra i 31 giorni e i 18 mesi. 

Ecco come e quanto viene tassato il contratto di locazione breve

Per quanto riguarda invece il regime di tassazione a cui deve sottostare, il contratto di affitto breve viene tassato sull’IRPEF. Infatti viene considerata un entrata al pari di quella derivante dal lavoro, che concorre alla formazione del reddito individuale del soggetto. Questo vale però solo per il 95 per cento della quota d’affitto, che verrà tassata secondo gli scaglioni IRPEF. 

Il restante 5 per cento invece, verrà sottratto dallo stato come deduzione forfettaria se il locatore ha condotto l’operazione e la stipula del contratto di locazione breve avvalendosi di un intermediario, sarà tenuto sull’IRPEF, ad applicare una ritenuta d’acconto pari al 21 per cento. La quota spettante  sarà versata attraverso la presentazione del modello F24, con il codice tributo 1919. 

Contratto di affitto breve, cosa cambia per i soggetti non residenti in Italia

Affinché la ritenuta non sia considerata a titolo di semplice acconto, il contribuente ha la possibilità di scegliere il regime di cedolare secca, al momento della presentazione della sua dichiarazione dei redditi. Per compilare tanti moduli messi a disposizione dall’Ade per registrare i contratti di affitto breve, vanno utilizzati i software di compilazione gratuita messi a disposizione dal canale Entratel/Fisconline

Inoltre, è prevista una procura a parte per tutti i soggetti che vogliono registrare un contratto di locazione breve, senza essere residenti in Italia

In questo caso infatti questi sono tenuti a scegliere un rappresentante fiscale che si occuperà del disbrigo della loro pratica.

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