Domanda Pensione Quota 103, ci sono brutte notizie: l’INPS chiarisce i requisiti di accesso

L’INPS ha pubblicato un comunicato stampa, datato 15 marzo 2023, per chiarire i requisiti per presentare domanda Quota 103.

Il sistema di pensionamento anticipato conosciuto con il nome di Quota 103 è accessibile presentando domanda sul sito ufficiale dell’Istituto previdenziale. L’INPS, il 15 marzo 2023, ha comunicato le modalità di presentazione dell’istanza.

Domanda Quota 103: brutte notizie in arrivo!
Nurse news – Domanda Quota 103

Quota 103 è il meccanismo di pensionamento anticipato previsto, in via sperimentale, dalla Legge di bilancio 2023. Si tratta di un’opportunità che può essere colta dai lavoratori che entro il 31 dicembre 2023 hanno maturato determinati requisiti anagrafici e contributivi.

In particolare, per accedere alla misura di pensionamento anticipato quota 103, è necessario avere 62 anni di età e un’anzianità contributiva minima di 41 anni.

Per ottenere la pensione è necessario attendere tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Di conseguenza, coloro che hanno maturato i suddetti requisiti a gennaio del nuovo anno dovranno attendere almeno l’1° aprile per poter presentare la domanda.

Come si presenta la domanda per accedere a Quota 103? L’INPS chiarisce tutto!

Domanda Quota 103: tutto quello cha c’è da sapere per inviare l’istanza

Per accedere alla misura di pensionamento anticipato Quota 103, è necessario aver maturato i requisiti anagrafici e contributivi sopra descritti. Per i lavoratori del settore privato, l’istanza può essere inoltrata non prima di tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Mentre, per i lavoratori delle pubbliche amministrazioni, è necessario attendere sei mesi per poter inoltrare la domanda.

A partire dal momento in cui il pensionato percepisce la pensione anticipata flessibile e fino al conseguimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, non è prevista la cumulabilità con redditi da lavoro dipendente o autonomo. In sostanza, nell’arco di tempo che va dall’accesso a Quota 103 alla pensione di vecchiaia ordinaria (sessanta anni di età), il pensionato non può percepire un reddito da lavoro.

Tuttavia, l’ordinamento giuridico italiano prevede un’eccezione per i redditi che derivano dal lavoro autonomo occasionale purché rispettino il limite di 5.000 euro lordi all’anno.

Importo del trattamento e TFR/TFS

I lavoratori che hanno maturato i requisiti per accedere a Quota 103 e stanno valutando l’idea di usufruire di quest’opportunità, devono sapere che l’importo massimo mensile che si può percepire con il sistema di pensionamento anticipato non deve superare 5 volte al trattamento minimo.

In pratica, chi accede a Quota 103 percepisce una pensione che è commisurata al montante contributivo, entro il limite massimo di 2818,65 euro (per il 2023).

È, dunque, chiaro che coloro che hanno diritto ad un assegno di pensione minore alla suddetta cifra, possono seriamente prendere in considerazione l’idea di accedere al pensionamento anticipato flessibile. Il lavoratore che, invece, in base al montante contributivo maturato avrebbe diritto ad una somma di denaro maggiore al limite sopraindicato, andrà incontro ad una penalizzazione economica che durerà fino al raggiungimento di 67 anni di età.

Vi è poi un altro aspetto da tenere in considerazione, che riguarda la liquidazione del trattamento di fine rapporto o di fine servizio. A tale proposito, accedendo al sistema di pensionamento anticipato il lavoratore non potrà beneficiare della liquidazione fino al raggiungimento del requisito anagrafico di pensione ordinaria. In sostanza, il lavoratore che va in pensione a 62 anni, con Quota 103, dovrà attendere il sessantasettesimo anno di età per percepire il TFR/TFS.

Impostazioni privacy