Italia allarme povertà: una famiglia su quattro non può pagare il mutuo

Italia allarme povertà: in base ad un’indagine condotta è emerso che una famiglia italiana su quattro non può pagare il mutuo.

La situazione economica italiana è stata fortemente colpita dalla crisi pandemica e dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. A questi fenomeni si sono accodati la crisi energetica e l’aumento del tasso di inflazione, oltre alla ben nota crisi occupazionale.

Italia allarme povertà
Nurse news – Italia allarme povertà

Insomma, il quadro è davvero disastroso, anche se i numeri parlano di una crescita e di una speranza per il futuro. Tuttavia, in base ai risultati che emergono dalla ricerca presentata all’evento “SalvaLaTuaCasa – Un’alternativa etica e sostenibile alla liquidazione controllata” è emerso che un italiano su quattro non riesce a pagare la rata del mutuo.

Le indagini Nomisma hnnoa riscontrato, in Italia, un allarme povertà che comporta tutta una serie di conseguenze negative, soprattutto di carattere psicologico (es. ansia e stress).

Italia allarme povertà: l’indagine Nomisma

Nomisma è la società di consulenza strategica e aziendale che conduce indagini su determinati fenomeni. Di recente, si è occupata dello stato d’ansia delle famiglie italiane. A quanto pare, in Italia, circa il 65% dei nuclei familiari si sente insicuro e moderatamente ansioso dopo gli eventi dell’ultimo biennio: pandemia e guerra.

Questi fenomeni, non solo hanno minato la serenità psicologica di molte famiglie, ma hanno concretamente agito su molti aspetti economici. Tra l’incertezza del futuro e l’angoscia del presente, la maggior parte delle famiglie italiane confermano di sentirsi sotto stress. In particolare il 53% ammette di aver vissuto almeno una volta situazioni di stress legate ai pagamenti rateali tra cui, uno su tutti, la rata del mutuo.

Ad influire negativamente sul fenomeno ci sono stati diversi elementi, tra cui gli interventi della BCE che, per contrastare il tasso di inflazione, è dovuta intervenire più volte, nel 2022 e anche nel 2023, aumentando i tassi di interesse sui mutui.

Il problema non ha interessato coloro che hanno scelto un tasso fisso. Tuttavia, ha influito in maniera eccessivamente negativa nei confronti dei cittadini che avevano stipulato un contratto di mutuo con tasso variabile. Queste persone si sono viste quasi raddoppiare l’importo mensile, fino ad avere difficoltà ad onorare i pagamenti.

Diamo un’occhiata i dati

Circa il 4% delle famiglie italiane hanno dichiarato di aver accumulato degli arretrati, anche di minima entità. Per circa il 13% delle famiglie, il pagamento delle rate mensili non è mai stato messo in discussione, anche se è stato necessario tagliare su altre spese.

Il problema riguarda anche gli altri pagamenti rateali, ovvero i finanziamenti per l’acquisto dell’auto, di elettrodomestici e così via.

Circa il 36% delle famiglie italiane ritiene che la propria situazione economica sia un po’ peggiorata, negli ultimi 12 mesi. Per il 9%, la situazione è nettamente peggiorata. Il 35% delle famiglie prevede un ulteriore peggioramento nell’arco del nuovo anno. A dimostrazione del fatto che anche il futuro sembra incerto.

Di questi, il 21% ritiene che probabilmente non riuscirà a rimborsare il mutuo con regolarità, nei prossimi 12 mesi. Mentre il 3% afferma che sicuramente non riuscirà a rimborsare il mutuo.

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