WhatsApp, casse di birra in regalo per la Festa del Papà: non fatelo

Non c’è pace per gli utenti italiani, i cittadini sono sempre presi di mira, oggi più che mai da malintenzionati senza scrupoli.

Un nuovo incredibile concorso dalla natura assolutamente truffaldina sta mettendo seriamente in pericolo l’incolumità dei cittadini italiani. Puntuale cosi come ormai consuetudine per ogni occasione dell’anno anche la Festa del Papà ha pronta la sua bella truffa. Ci troviamo di fronte a un discorso, purtroppo, ormai, più che mai consolidato. Una tecnica che ancora riesce a fare danni nonostante le mille raccomandazioni da parte di specifiche campagne di prevenzione.

truffa festa del papà
nursenews.it

Anche in questo caso, come spesso accade, parliamo di tecniche ormai consolidate. Ogni ricorrenza, ogni festa, ogni occasione è buona per lanciare l’immancabile “catena social” che promette premi assolutamente interessanti in cambio praticamente della prontezza nell’iscriversi al programma in questione. Soltanto poche settimane fa abbiamo assistito alla truffa di San Valentino e prima ancora quella di Natale e cosi via. L’ultima che si ricordi di un certo peso è quella che ha riguardato fantomatici voli omaggio alla fine del 2022.

Pochi mesi fa poi, abbiamo avuto la truffa Pandora, con gli oggetti tanto ambiti della nota marca praticamente da ritirare gratuitamente. La tecnica insomma è sempre la stessa, in linea di massima. Il gioco è sempre lo stesso, anche in questo caso. La catena parte dai social, su tutti Whatsapp. Il contenuto promette un vantaggio davvero imperdibile, qualcosa insomma che non ci si può lasciare scappare. Il tutto chiaramente sospinto da quanti hanno già abboccato all’esca.

In questo caso, la truffa è scattata grazie alla prossima ricorrenza della Festa del Papà. Protagonista, sua insaputa dell’agguato informatico per tutti gli utenti del web è l’azienda Peroni e la sua birra, tra le più note, se non la più nota all’estero tra le birre italiane. In questo caso si parla di un omaggio davvero più che mai gradito. 2.000 frigoriferi per mettere in fresco le nostre amata birre. Un regalo per tutti i papà e non solo, davvero potenzialmente molto apprezzato.

La tecnica utilizzata chiaramente, cosi come anticipato è di fatto sempre la stessa, cambia assolutamente nulla rispetto alle altre situazioni che hanno visto protagonista Whatsapp.  L’ambito frigorifero è praticamente il premo in palio dell’occasione. Per riceverlo comodamente a casa propria non bisogna fare altro che cliccare sull’immancabile link alla fine del contenuto e inserire quindi tutti i propri dati, richiesti fedelmente all’interno della stessa descrizione del fantomatico regolamento.

Truffa Peroni, regalo per la a Festa del Papà: queste le indicazioni da seguire in certi casi

Cosi come noto, il riempimento del form sottoposto con tutti i dati personali, con la scusa di dover provvedere all’invio dell’ambito premio è chiaramente un pretesto per poter richiedere una modalità di pagamento per sostenere le spese di spedizione dello stesso oggetto. Quella stessa informazione, infatti, servirà esclusivamente a “forzare” il conto corrente della vittima in questione e avere a disposizione, di fatto, il saldo disponibile presso lo stesso prodotto finanziario.

L’azienda Peroni, in tutto ciò, figura in modo altrettanto netto come vittima a sua stessa insaputa. Un danno di immagine insomma, non da poco. In ogni caso, considerata l’enorme mole di potenziali rischi per tutti gli utenti, che circolano nell’ultimo periodo sul web, è sempre bene tenere ben presenti alcuni punti, per la sicurezza propria e per non correre principalmente il rischio di trovarsi coinvolti in qualche brutta storia, magari rischiando il proprio conto corrente.

La nota associazione baluardo dei diritti dei consumatori “Altroconsumo”, ha diramato una serie di preziosi consigli per proteggersi dalle truffe online e in particolare da quelle che prevedono l’utilizzo dell’immancabile link associato al contenuto sensazionale, di quelli che promettono un premio o magari un qualsiasi tipo di vantaggio. Di seguito tutti i consigli del caso di “Altroconsumo”:

Ecco i trucchi per smascherare i tentativi di truffa e vivere il web in tranquillità.

  • Utilizza il buon senso Se un messaggio chiede informazioni personali, può darsi che sia un modo per raccogliere indizi su di te e indovinare le tue password. Tieni poi a mente che le banche non mandano mai messaggi email o via chat in cui chiedono dati confidenziali. Lo stesso vale per proposte allettanti di ogni genere: se è troppo bella per essere vera, probabilmente è falsa.
  • Datti il tempo di riflettere prima di cliccare E nel dubbio, non farlo. Esistono tecniche per far sì che una email sembri inviata da un indirizzo diverso da quello reale (per esempio, sembra che il mittente sia la tua banca ma in realtà è tutt’altro). È anche possibile inserire nel messaggio un link del tipo www.sitoufficiale.it, che in realtà porta da un’altra parte. Se usi il pc te ne puoi accorgere portando il mouse sul link (attenzione a non cliccare): nella parte in basso a sinistra della finestra vedrai l’indirizzo a cui realmente manda quel link.
  • Attiva gli avvisi sul cellulare Le banche ti consentono di attivare un sistema di avvisi automatici: ogni volta che viene effettuato un addebito sulla tua carta, ti arriverà un messaggio sul cellulare. In questo modo puoi riconoscere subito un utilizzo fraudolento e bloccare tempestivamente la carta. È utile anche controllare regolarmente i propri estratti conto.
  • Stai attento agli sconosciuti Se ricevi messaggi da mittenti sconosciuti o servizi che non hai attivato, non indirizzati esplicitamente a te o il cui contenuto è privo di senso, si tratta di spam. Non cliccare sui link presenti in queste email, nemmeno per curiosità. E non partecipare alle catene di Sant’Antonio. Entrambi i sistemi sono usati per confermare l’esistenza di indirizzi email (tra i milioni costruiti a caso dai phisher). Se abbocchi riceverai sempre più messaggi.
  • Digita l’indirizzo correttamente Esistono numerosi siti con nomi molto simili a quelli di siti famosi o istituzionali (per esempio: facebok.com – con una O sola – o ancagenerali.it, senza la B iniziale). Siccome possono anche essere veicolo di phishing, la cosa migliore è digitare una volta l’indirizzo della tua banca, facendo attenzione a scriverlo correttamente, e poi salvarlo tra i preferiti del browser per il futuro.
  • Controlla gli indirizzi internet La parte dell’indirizzo che identifica il proprietario del sito è quella subito prima del .com (ma anche .it, . org e così via). Per esempio: www.intesasanpaolo.com è un sito di proprietà di Intesa Sanpaolo, mentre www.intesasanpaolo.abc123.com appartiene al proprietario del sito abc123, che potrebbe non avere nulla a che fare con il gruppo bancario. Tieni presente, poi, che se un sito inizia con https:// preceduto da un lucchetto è un sito sicuro.
  • Tieni aggiornato l’antivirus I sistemi più sofisticati non puntano al raggiro dell’utente, ma si basano sull’introduzione di virus da contrastare con contromisure informatiche (anti-malware).
  • Crea password sicure Non sempre un phisher attacca direttamente la tua banca. A volte agisce in maniera più indiretta: anche un messaggio di semplice spam su Facebook può essere il primo gradino di un attacco. Proteggi tutti gli account con password adeguate.

Prevenzione e sicurezza, di questi tempi, le due armi vincenti contro le truffe del web.

Impostazioni privacy