Primavera, tempi duri per chi soffre di allergie: i sintomi da non sottovalutare

È arrivata la primavera e, con lei, i sintomi delle principali allergie di stagione. Scopriamo come riconoscerli e cosa fare.

Le reazioni allergiche sono una risposta del sistema immunitario che produce anticorpi con lo scopo di proteggere l’organismo da sostanze considerate nocive. Questo meccanismo si aziona anche in presenza di sostanze che generalmente sono innocue, come i pollini.

Donna con allergia che soffia il naso
Nurse News – Primavera

I sintomi provocati dalle allergie di primavera sono piuttosto simili: rinite, rossore agli occhi, lacrimazione e altri sintomi.

Scopriamo come individuare i sintomi delle allergie di primavera e come comportarsi.

Primavera e allergie: rinite, naso chiuso e congiuntivite fino ad arrivare all’asma

La primavera è una delle stagioni più colorate e vivaci dell’anno. Tuttavia, per molte persone rappresenta l’inizio di un periodo problematico, a causa delle allergie dovute principalmente ai pollini.

In base ad un’indagine condotta, sono circa 70 milioni i soggetti che soffrono di allergie primaverili in Europa. In Italia, invece, circa una persona su tre soffre di allergia.

Insomma, si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso che provoca una serie di sintomi più o meno gravi.

Nella maggior parte dei casi, l’allergia primaverile colpisce le mucose delle vie respiratorie provocando tracheite, con tosse e asma bronchiale. Inoltre, la reazione del sistema immunitario al polline genera problemi anche per quanto riguarda le mucose nasali e quelle oculari.

Per le mucose nasali irritate il soggetto può andare incontro ad ostruzione, prurito e starnuti. Mentre per le mucose oculari si assiste ad una maggiore lacrimazione, che determina una congiuntiva arrossata e edematosa.

I principali responsabili dell’allergia di primavera sono i pollini che, durante questa stagione, vengono rilasciati da diversi tipi di piante. Dopotutto, la primavera è proprio la stagione in cui vi è la più elevata concentrazione di pollini.

Tuttavia gli allergeni stagionali presentano delle caratteristiche diverse in base alle aree geografiche e alla fioritura della pianta.

Per questo motivo, conoscere i pollini può essere un modo per prepararsi al fenomeno e provare a proteggersi.

Negli ultimi anni è stato registrato un aumento di casi di allergia primaverile. In ogni caso, sono davvero tante le piante che possono provocare allergie primaverile durante la loro fioritura perché rilasciano un’elevata quantità di Pollini nell’aria, tra questi segnaliamo: le graminacee, la betulla, il cipresso, la parietaria e l’olivo.

Tuttavia è importante conoscere il cosiddetto calendario dei pollini, che permette di capire quali sono i periodi di impollinazione delle varie specie di piante. Così facendo i soggetti allergici possono avere un’idea ben precisa dei periodi maggiormente a rischio, intervenendo per limitare l’esposizione agli allergeni e utilizzare diverse forme di prevenzione.

L’Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali ed ospedalieri, l’AAITO, aggiorna periodicamente il bollettino dei pollini in base a determinate aree geografiche. Il sito dell’associazione può essere un ottimo modo per tenere sott’occhio la propria area di residenza.

Per sapere se si è davvero allergici in presenza di sintomi come rinite, gonfiore e rossore agli occhi e ostruzione nasale, o addirittura asma, è possibile rivolgersi al proprio medico curante o ad un allergologo, che prescrive opportuni esami del sangue o test cutanei.

Dopo aver individuato l’allergene che provoca i sintomi è possibile prescrivere una terapia farmacologica a base di colliri, spray nasali o device per la cura dell’asma.

In ogni caso, l’Organizzazione Mondiale della sanità riconosce come unico trattamento che può portare alla guarigione dall’allergia primaverile, l’immunoterapia specifica, ovvero un vaccino.

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