Bonus di 200 e 150 euro: sarà un marzo ricco, ma in pochi lo sanno

Nella busta paga di marzo alcuni lavoratori riceveranno un bonus di 200 e 150 euro. Scopriamo chi sono i fortunati che ne hanno diritto.

Coloro che hanno diritto al bonus di 200 e 150 euro ancora non hanno ricevuto l’emolumento. Come spesso capita, anche in questo caso, i fortunati lavoratori che otterranno il beneficio economico non sanno di averne diritto.

Bonus-200-e-150-euro
nursenews.it

Da qualche anno a questa parte sentiamo spesso parlare di bonus e agevolazioni indirizzate in favore di determinate categorie di cittadini. In alcuni casi, si tratta di aiuti che hanno a che fare con la situazione reddituale di un cittadino o di una famiglia. In altri casi, invece, si tratta di benefici che interessano una specifica platea a prescindere dalla propria condizione economica.

Quel che è certo, è che in entrambi i casi si tratta di aiuti economici che sono ben accetti. Dopotutto, nella maggior parte dei casi, le somme di denaro vengono erogate direttamente in busta paga e non concorrono alla formazione del reddito imponibile.

In questo periodo di crisi economica ed energetica, un aiuto sotto forma di bonus è accolto sempre in maniera benevola.

Scopriamo a chi spetta il bonus di 200 e 150 euro, che sarà erogato nelle buste paga di marzo 2023.

Bonus da 200 e 150 euro: tutto quello che c’è da sapere sul beneficio

Nella busta paga di marzo alcuni lavoratori riceveranno un bonus che può essere del valore di 200 o di 150 euro. Ad ogni modo, l’emolumento non sarà erogato in maniera indiscriminata, ma prevede il rispetto di determinate condizioni.

Inoltre, non c’è una data da segnare il rosso sul calendario perché alcuni potrebbero percepire il bonus già a fine febbraio, mentre per altri bisognerà attendere marzo.

Ad ogni modo, il beneficio rappresenta un emolumento una tantum, sulla falsariga di quelli erogati nel 2022, e sarà indirizzato in favore dei percettori di reddito di cittadinanza. Il valore del bonus dipende dal nucleo familiare che percepisce il sostegno di povertà.

Rientrano nella platea di beneficiari anche coloro che hanno già ricevuto l’erogazione, perché appartenenti ad un’altra categoria come ad esempio lavoratori e pensionati.

Condizione necessaria, affinché il cittadino riceva il bonus di 200 e 150 euro è l’aver ricevuto il reddito di cittadinanza nei mesi in cui sono stati riconosciuti i sostegni.

Il beneficio in questione è stato già erogato in favore dei lavoratori, con il famoso bonus €200 una tantum. L’agevolazione è poi stata prorogata anche a fine anno, individuando una platea di beneficiari ridotta, ed erogando un importo di €150 una tantum.

Ora è il turno dei percettori di reddito di cittadinanza.

Condizioni per accedere al bonus

Per accedere al bonus di €200 è necessario rispettare determinate condizioni. Complessivamente il governo ha stanziato risorse per 600 milioni di euro, di cui 95,6 sono destinati ai professionisti. Ad ogni modo, per accedere al bonus una tantum è necessario essere lavoratore, pensionato o disoccupato con reddito pari o inferiore a 35.000 euro lordi.

Per il bonus di €150 invece si era deciso di indirizzare l’emolumento solo in favore di lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati e invalidi, il cui reddito non superasse i €20.000 euro lordi annui. Complessivamente la platea di beneficiari stimata era di 22 milioni di persone.

Ad oggi, non è più possibile presentare domanda per ottenere il bonus una tantum, fatta eccezione per alcune categorie di cittadini individuate dall’INPS. Questo è il caso di pensionati, dipendenti o percettori di reddito di cittadinanza e altri lavoratori che hanno avuto la possibilità di inviare la documentazione entro il 31 gennaio. Queste categorie di beneficiari riceveranno l’importo nelle prossime settimane.

Impostazioni privacy