Quali sono in Italia le malattie che causano più decessi? Lo abbiamo chiesto a ChatGpt

Abbiamo chiesto a ChatGp quali sono le malattie in Italia che causano più decessi e ospedalizzazioni. Vediamo insieme qual’è stata la sua risposta. 

Quali sono le malattie che colpiscono i cittadini italiani con più frequenza? Questo è il quesito che abbiamo deciso di sottoporre a ChatGp, il nuovo modello di intelligenza artificiale di cui ultimamente parlano un po tutti. Si tratta infatti di un prototipo messo a disposizione gratuitamente dai suoi sviluppatori. 

malattie cardiovascolari
Nursenews

Il primo chatbot intelligente abbastanza avanzato, da rappresentare un’intelligenza artificiale, e la complessità delle sue risposte e dei suoi comportamenti, in un modo che fino ad adesso avevamo osservato soltanto nei film di fantascienza. È così per sperimentare fino a che punto può fornire delle spiegazioni documentate e convincenti sulle questioni più disparate, abbiamo deciso di porgli questo problema. E di aiutarci dunque a capire quali sono le malattie che colpiscono più spesso gli italiani. Vediamo insieme qual’è stata la sua risposta.

Ecco quali sono secondo Chat Gp le malattie che causano più decessi nel nostro paese

In Italia, per quanto riguarda le malattie, si muore soprattutto a causa di problemi cardiovascolari. Questa ad esempio è l’evidenza incontrovertibile che emerge da un rapporto pubblicato nel 2020 dall’Istituto Superiore di Sanità e intitolato “Rapporto sulla Salute Cardiovascolare in Italia 2020”. Un report che si occupa per l’appunto di fornire un quadro completo su tutte le malattie cardiovascolari nel nostro paese, che hanno causato purtroppo il decesso di chi le ha contratte. 

Secondo il documento ISS rappresenta in tal senso la principale causa di morte tra le varie malattie che colpiscono la popolazione ogni anno. Tra le patologie cardiovascolari più comuni, troviamo l’infarto miocardico, gli ictus e l’insufficienza cardiaca. Interessante poi che nel rapporto, si evidenzia come l’incidenza delle malattie cardiovascolari sia più diffusa in alcuni territori italiano rispetto ad altri. Per fare un esempio, dalla ricerca ISS del 2020, si attesta come il fenomeno dell’ipertensione arteriosa sia molto più presente nel sud italia rispetto al nord. 

Le malattie cardiovascolari causano il 40 per cento dei decessi in Italia

Andando invece ad analizzare questo documento più in profondità, possiamo in primo luogo constatare che le malattie cardiovascolari causano circa il 40 per cento dei decessi nel nostro paese, risultando così la prima causa di morte in Italia ( su ricoveri ed ospedalizzazioni), tra le varie patologie che gli medici ed ospedali cercano ogni di curare. 

Subito dopo troviamo i tumori, che sono la seconda causa di decesso, circa il 15 per cento. Tra i tumori più comuni che colpiscono gli italiani troviamo quelli ai polmoni, al seno e quello che colpisce il retto

Al terzo posto vi sono invece le malattie respiratorie come asma, bronchite ed embolia polmonare. Infine, al quarto posto di questa classifica, vi sono tutte le malattie che colpiscono il sistema nervoso, come ad esempio la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson. 

Nel 2019 sono stati registrati 103 mila ricoveri soltanto per l’infarto miocardico

Esiste poi un ultimo report pubblicato negli anni scorsi dall’Istituto Superiore di Sanità che può aiutarci a comprendere meglio, quanto sia grave il problema delle malattie cardiovascolari nel nostro paese. Il documento in questione è del 2020 ed è intitolato  “Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero”. 

Il rapporto ISS si occupa in primo luogo di fornire informazioni e statistiche su quali sono le principali cause di ricovero ospedaliero nella nostra nazione. Tra i dati che spiccano leggendo il documento, possiamo ad esempio rilevare come fino al 2020, i ricoveri per malattie cardiovascolari sono stati oltre un milione. Un numero che rende bene l’entità del problema con cui ogni giorno devono confrontarsi medici e ospedali. L’infarto miocardico risulta oltretutto la malattia in assoluto più frequente, con 103 mila ricoveri registrati soltanto nel 2019.

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