Vecchie lire, solo se hai queste puoi sperare di venderle: cosa cercano davvero i collezionisti

Collezionisti fuori di se. Gli esemplari di questa preziosa moneta vanno letteralmente a ruba. Chi li possiede è davvero fortunato.

L’importanza di specifici esemplari di moneta, non è qualcosa che tutti sono in grado in qualche modo di prevedere. Il mondo dorato del collezionismo, non si lascia scrutare, per cosi dire, da chiunque. Bisogna conoscerne le dinamiche carpirne i segreti, andare a scoprire quelli che sono gli elementi capaci di rivoluzionare del tutto il destino di uno specifico esemplare. Ci troviamo di fronte, in questo caso, a un contesto davvero unico nel suo genere ed estremamente complesso.

Monete
Nursenews

Collezionisti di tutto il mondo più che mai entusiasmati dal cammino sempre più fascinoso e prestigioso di una specifica moneta che negli anni è riuscita ad entrare assolutamente nel mito. Stiamo parlando della vecchia lira, una moneta, per l’appunto, capace di attraversare in pieno gli ultimi tre diversi secoli della storia italiana. Parliamo infatti di fine ottocento, intero novecento e primissimi anni del duemila. Lì, insomma, dove tutto si è compiuto. Fedele compagna di viaggio.

Oggi, come forse mai prima d’ora, la stessa lira riscuote consensi senza fine in quel magico contesto che è di fatto quello appartenente all’universo collezionistico. Parliamo di una dimensione che negli anni ha subito specifiche metamorfosi e che ora grazie all’avvento del web si è di fatto stabilizzata in quella che è forse la migliore versione di tutte. Un ambiente unico che oggi è in grado di avvolgere del tutto l’esperienza di milioni e milioni di collezionisti in tutto il mondo.

Con l’arrivo del web, insomma, il contesto in questione è stato letteralmente rivoluzionato. La stessa immagina del collezionista di monete è radicalmente cambiata. Da una parte donne e uomini che percorrevano chilometri e chilometri alla ricerca dell’esemplare perfetto, dell’affare della vita in ogni angolo del paese, dall’altra le stesse persone comodamente a casa propria che girano il mondo ma grazie alla rete. Informazioni, comparazioni, dettagli, immagini e chiaramente valutazioni.

Per il collezionista, poi, sempre attraverso il web la possibilità di conoscere nuovi appassionati, scambiare con loro informazioni, confrontarsi, acquistare e vendere nella massima sicurezza  e partecipare, nel caso ad aste online o in presenza spesso organizzate dalle stesse piattaforme web. Un mondo tutto da scoprire insomma, più che mai incentrato sulla passione vera e profonda di milioni e milioni di persone in ogni angolo del pianeta. Elemento principe, in questi casi è chiaramente però la valutazione dell’esemplare in questione.

Anno di conio, soggetto rappresentato, contesto politico e sociale che da vita alla stessa produzione della moneta. Tiratura, eventuale appartenenza a serie speciali, difetti di conio, condizioni di conservazione dello stesso esemplare. Quest gli elementi da prendere in considerazione per una accurata valutazione, elementi però non universali. Per dire, non è detto che una moneta di inizio novecento valga per forza di cose di più di una della fine dello stesso secolo.

La vecchia lira è la regina assoluta per i collezionisti: le valutazioni più consistenti

Altro discorso, poi, cosi come precedentemente accennato, è quello che lega gran parte de collezionisti del pianeta con la vecchia lira italiana. Un rapporto si potrebbe dire sbocciato in modo del tutto naturale. Qualsiasi appassionato di monete in un modo o nell’altro prima o poi si avvicina alla vecchia lira. Qualcosa che, diciamolo, sembra debba accadere per forza di cose. Numerosi gli esemplari che negli anni si sono fatti apprezzare per svariati motivi. Dal Regno d’Italia fino alla Repubblica Italiana, per intenderci.

Se pensiamo alla seconda categoria, Repubblica Italiana, andando quindi a individuare gli esemplari di maggiore prestigio non si può non citare i seguenti “pezzi”:

  • tutte le monete coniate nel 1946 e 1947;
  • la 5 lire del 1956;
  • la 2 e la 50 lire del 1958.

Monete del Regno d’Italia

Passiamo quindi alle monete appartenute, per cosi dire, al momento storico precedente a quello della Repubblica. L’Italia del regno:

  • 1 centesimo del 1902, 1908 (tipo allegoria), 1911 e 1918;
  • 2 centesimi del 1907, 1908, 1910 e 1912;
  • 5 centesimi del 1908, 1909, 1912, 1913, 1915, 1919, 1936 (tipo aquila), il 1937 (tipo spiga);
  • 10 centesimi del 1919 e 1936 (tipo stemma); 20 centesimi del 1920 e 1936;
  • 25 centesimi del 1902 e 1903;
  • 50 centesimi del 1924, 1936 e 1943;
  • 1 lira del 1936 e 1943
  • 2 lire del 1926, 1927, 1928, 1936, 1941, 1942 e 1943.

Ovviamente parliamo di monete che oggi potrebbero trovarsi almeno in teoria praticamente ovunque. In un vecchio porta oggetti, un vecchio cappotto. Esemplari che insomma potrebbero tranquillamente oggi nascondersi nella casa dei nostri nonni o magari di un vecchio zio. Pezzi unici che hanno fatto la storia del nostro paese e che oggi, più che mai fa sognare milioni di collezionisti in giro per il mondo. Il fascino indiscutibile e inesauribile della vecchia lira italiana.

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