I permessi mensili 104 servono per assentarsi dal lavoro al fine di assistere un familiare con disabilità. Sono tre al mese, possono aumentare avendone necessità?
I caregiver sono le persone che si occupano di assistere un familiare con handicap grave. Grazie alla Legge 104 possono godere di agevolazioni fiscali e sul lavoro.
![permessi mensili 104 e ROL](https://www.nursenews.it/wp-content/uploads/2023/04/permessi-mensili.jpg)
Esenzione dal pagamento del bollo auto, detrazioni del 19% e IVA al 4% per l’acquisto di sussidi informativi, congedo straordinario e permessi di tre giorni al mese sono alcuni dei benefici richiedibili da un titolare di Legge 104. L’obiettivo dello Stato è tutelare le persone con minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e garantire loro l’assistenza da parte dei familiari. A tal proposito, il caregiver lavoratore (così come lo stesso disabile) ha la possibilità di usufruire di tre giorni di permesso al mese per assentarsi dal lavoro venendo comunque retribuito.
Durante i giorni (o le ore) di permesso, il caregiver dovrà prendersi cura del familiare con handicap grave. Potrà fare per lui la spesa, pagare le bollette, aiutarlo nello svolgimento delle faccende domestiche ma anche fare una passeggiata al parco. Le regole da seguire sono stringenti e non conoscendole si rischia di incorrere in sanzioni fino anche al licenziamento. Tre giorni, però, potrebbero non essere sufficienti. È possibile chiederne di più?
Permessi mensili, è possibile chiedere più di tre giorni con la 104?
In redazione è giunto un quesito. “Per i giorni di riposo della signora che accudisce mia mamma abbiamo concordato il mercoledì mezza giornata e il giovedì giornata intera. Volevo chiedere se io, titolare di Legge 104, posso oltre ai tre giorni mensili di permesso prendere due giorni settimanali per garantire continuità di assistenza“.
La risposta è negativa. I tre giorni di permesso – fruibili anche ad ore – previsti dalla Legge 104 non possono essere incrementati per esigenze personali. Esiste, però, un’alternativa da valutare. Il riferimento è ai permessi ROL. Cerchiamo di capire cosa sono, come funzionano e come incidono in busta paga.
Permessi ROL, cosa sono
La Contrattazione Collettiva garantisce al dipendente la possibilità di assentarsi dal posto di lavoro senza perdere la retribuzione chiedendo non soltanto giorni di ferie ma anche tramite i ROL – Riduzione di Orario di Lavoro – in busta paga. Si tratta di permessi retribuiti maturati mensilmente dal lavoratore che potrebbero essere affiancati ai tre giorni di permessi mensili 104.
La richiesta da parte del lavoratore può essere inoltrata per motivi personali qualora sia sua esigenza assentarsi dal posto di lavoro ma solo per qualche ora senza perdere la retribuzione. Ogni lavoratore ha un monte ore di ROL da richiedere che dipende dai termini del CCNL.
Come funziona la Riduzione di Orario di Lavoro
Nella busta paga è possibile notare i ROL, permessi lavorativi volti a garantire ai dipendenti più tempo da passare con i familiari o da dedicare a propri interessi. Il caregiver, ad esempio, può sfruttare questa opportunità per completare l’assistenza al disabile assistito senza ricorrere alle ferie oppure senza perdere soldi.
I permessi mensili ROL possono essere richiesti da tutti i dipendenti, sia con contratto a tempo determinato che indeterminato nonché dai soci lavoratori di cooperative di produzione e lavoro. Rimangono fuori dal beneficio i lavoratori parasubordinati, gli autonomi, i tirocinanti e gli stagisti.
Il lavoratore è libero di chiedere la fruizione dei ROL così come il datore di lavoro può decidere di erogare un permesso al dipendente di sua iniziativa.
Il calcolo dei ROL per il lavoratore
Come accennato, il monte ore ROL richiedibile dipende dal proprio contratto collettivo di lavoro. Ad esempio
- il CCNL Commercio e Terziario – Confcommercio prevede 56 ore annue per le aziende fino a 15 dipendenti e 72 ore per le aziende con più di 15 dipendenti,
- Edilizia – Industria prevede 88 ore annue,
- CCNL Centri Elaborazione Dati prevede 88 ore annue,
- Lapidei Industria prevede 64 ore annue.
Resta facoltà dell’azienda poter aumentare il monte ore rispetto al limite fissato dal CCNL.
I permessi mensili hanno una scadenza?
Il lavoratore deve sapere che i contratti collettivi possono aver fissato un termine ultimo entro il quale richiedere i permessi mensili ROL. Per esempio entro l’anno di maturazione, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di maturazione e così via.
In caso di residui molti contratti prevedono la liquidazione in busta paga. Il lavoratore stesso, poi, può chiedere la monetizzazione dei permessi ROL in busta paga procedendo preferibilmente con una domanda scritta.
Come incidono i ROL in busta paga?
Concludendo la presentazione dei ROL è bene soffermarsi su un aspetto molto importante. I permessi 104 sono retribuiti ma i ROL? I dipendenti devono sapere che per le ore di assenza legate alla Riduzione di Orario di Lavoro spetta la stessa retribuzione erogata al lavoratore durante la regolare attività lavorativa.
I compensi hanno natura retributiva e, di conseguenza, costituiscono base imponibile ai fini fiscali e contributivi.