Contrassegno disabili, dalla domanda al rinnovo: solo così non si sbaglia

Il Contrassegno disabili – CUDE – viene rilasciato dal Sindaco del proprio Comune di residenza previa domanda. Scopriamo di più.

Il CUDE permette alle persone con disabilità di godere di specifici vantaggi durante la sosta o la circolazione.

contrassegno disabili rinnovo e richiesta
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I cittadini con minorazioni psichiche, fisiche e sensoriali hanno accesso a numerosi vantaggi. Lo Stato, infatti, cerca di tutelare le persone disabili tramite la Legge 104 e numerose altre misure come l’invalidità civile o l‘indennità di accompagnamento. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita di chi incontra quotidianamente ostacoli nello svolgimento delle abituali attività.

Il Contrassegno Unificato Disabili Europeo è uno dei benefici previsti per i soggetti con ridotte o impedite capacità motorie. Permette loro di muoversi con un mezzo di trasporto riducendo gli impedimenti. Il CUDE, nello specifico, è quel tagliando di colore blu che presenta il simbolo grafico della sedia a rotelle. Ha carattere personale e può essere applicato su qualsiasi veicolo adibito al trasporto del disabile.

Vediamo come si richiede e qual è la validità per rispondere alla domanda di un lettore. “Nel certificato di invalidità civile ho la revisione, nella Legge 104 non c’è revisione. Che validità ha in questo caso il CUDE? Temporaneo o quinquennale?”.

Contrassegno disabili, come richiederlo

L’interessato deve presentare domanda per il primo rilascio all’Ufficio Comunale preposto. L’istanza dovrà indicare

  • i dati personali del disabile,
  • le motivazioni cliniche volte a giustificare la richiesta,
  • la certificazione medica rilasciata dall’Ufficio medico legale dell’ASL di competenza territoriale non più di tre mesi prima dalla presentazione dell’istanza,
  • il certificato di invalidità e/o quello di handicap riportante l’effettiva capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta. 

Cos’è la capacità deambulatoria

Per capacità deambulatoria si intende la mobilità del cittadino sia con riferimento alla funzione locomotoria sia di altri organi o apparati il cui malfunzionamento provoca un peggioramento della salute in termini di capacità motoria ( come all’apparato cardiovascolare o respiratorio). Significa che la commissione valuterà le conseguenze della patologia con riferimento ai deficit della capacità di deambulazione in modo completo e non solamente concentrandosi sulle limitazioni agli arti.

In generale, rientrano tra le patologie che determinano il diritto al contrassegno per disabile le malattie con severa compromissione dell’autonomia deambulatoria derivanti da danno del sistema piramidale, extrapiramidale, cerebellare e del sistema nervoso periferico, nonché da grave compromissione dell’apparato neuromuscolare.

Riassumendo, non tutti i disabili e gli invalidi hanno diritto al CUDE ma solamente coloro che hanno problemi certificati di deambulazione connessi in modo diretto o indiretto con gli arti inferiori.

Rinnovo del CUDE, l’iter

L’iter di richiesta del rinnovo del CUDE prevede che il disabile inoltri nuovamente la richiesta al Sindaco oppure al Comando di Polizia Municipale del Comune di residenza. Nello specifico dovrà presentare il certificato medico in cui il medico curante attesta il persistere delle condizioni patologiche e sanitarie che hanno determinato il primo rilascio.

Per quanto riguarda le tempistiche, la validità massima è di cinque anni seppur risulti “definitivo”. Il lettore, dunque, ha cinque anni di tempo per procedere con il rinnovo e continuare ad usufruire dei vantaggi del contrassegno per disabili. Solo alcuni Comuni prevedono una scadenza illimitata per alcune categorie di invalidi (solitamente soggetti con disabilità stabile e irreversibile). Di conseguenza, il lettore potrebbe verificare se presso il proprio Comune di residenza vige o meno tale possibilità.

Quali sono i vantaggi del contrassegno disabili

Esponendo il CUDE è possibile

  • circolare e sostare nelle zone a traffico limitato,
  • circolare e sostare nelle aree pedonali urbane,
  • muoversi con il mezzo personale anche durante le limitazioni o sospensioni della circolazione previa autorizzazione delle Autorità,
  • circolare in caso di obblighi o divieti specifici di carattere temporaneo o permanente (ad esempio durante le disposizioni anti inquinamento,
  • viaggiare sulle corsie preferenziali riservata a taxi e autobus,
  • sostare gratuitamente negli spazi riservati all’interno dei parcheggi pubblici personalizzati,
  • sostare nelle aree di parcheggio a tempo determinato.

La foto deve essere esposta?

Abbiamo detto che il contrassegno è personale. Significa che solo il disabile intestatario può godere dei vantaggi quando si trova alla guida o come passeggero di un veicolo. Da qui un dubbio. Sul contrassegno occorre esporre la foto?

Il CUDE ha due facce. Sul fronte sono presenti

  • la data di scadenza,
  • il numero di identificazione,
  • il nome della persona con disabilità,
  • lo Stato che lo ha rilasciato,
  • l’ologramma anticontraffazione,
  • il timbro dell’Autorità che rilascia il tesserino.

Sul retro, invece, ci sono

  • nome,
  • cognome,
  • foto dell’intestatario,
  • firma originale del titolare.

Dato che il disabile deve esporre il fronte del CUDE sul parabrezza, significa che sebbene la foto deve essere presente sul contrassegno non dovrà essere esposta in modo visibile.

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