Quali sono le spese da detrarre e dedurre nel modello 730 da compilare entro il 2 ottobre 2023? Una panoramica completa per anticipare i tempi del rimborso.
Ogni anno i contribuenti sono chiamati alla presentazione della dichiarazione dei redditi tramite modello 730 riportante i redditi dell’anno di imposta precedente.
Il termine ultimo per l’inoltro della dichiarazione dei redditi è il 2 ottobre 2023 dato che il 30 settembre cade di sabato. Mancano ancora diversi mesi prima della scadenza, perché iniziare a pensare al modello 730 già ad aprile? La risposta è semplice. Prima si presenterà il documento, prima si riceveranno i soldi dell’eventuale rimborso. Ricordiamo, infatti, che tramite dichiarazione, i lavoratori e i pensionati possono recuperare un credito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate (oppure possono saldare un debito). I soldi arriveranno direttamente in busta paga se dipendenti, nella pensione se pensionati o sul conto corrente se titolari di un’attività senza sostituto di imposta.
La sezione del 730 di nostro interesse oggi è il Quadro E – Oneri e spese detraibili e oneri deducibili – in cui il contribuente deve indicare le spese
- che danno diritto alla detrazione d’imposta,
- da sottrarre al reddito complessivo (oneri deducibili).
Le spese da detrarre nel modello 730
Per spese detraibili si intendono quelle spese sostenute che garantiscono una diminuzione dell’imposta da pagare. Parliamo, ad esempio, dei costi di istruzione, delle spese sanitarie, degli interessi sul mutuo della casa. Ogni spesa prevede una misura dell’agevolazione diversa come il 19% per le spese sanitarie o sugli interessi passivi del mutuo o il 35% per le erogazioni liberali in denaro o natura verso ONLUS, ETS oppure APS.
Può accadere che l’imposta dovuta risulti inferiore rispetto alle detrazioni spettanti. In questo caso la parte di detrazione eccedente non potrà essere rimborsata ad eccezione delle detrazioni per figli a carico e sui canoni di locazione.
Le percentuali di detrazione
Nella sezione I del Quadro E (righi da E1 a E14) si dovranno inserire le spese per le quali la detrazione corrisponde al
- 19% (le già citate spese mediche),
- 26% o 30% per le erogazioni ONLUS o APS,
- 35% per erogazioni alle OV,
- 90% per i premi per rischio eventi calamitosi per le assicurazioni stipulate contestualmente alla cessione del Sismabonus al 110% ad una impresa assicurativa.
Nel Rigo 6, poi, occorrerà inserire le spese sanitarie rateizzate in precedenza dai contribuenti se di importo superiore a 15.493,71 euro negli anni 2019/2020/2021. Nella colonna 1 si dovrà riportare il numero della rata (da due a quattro) mentre nella colonna 2 bisognerà indicare l’importo delle spese rateizzate.
Spese deducibili, quali sono e come indicarle
All’interno del quadro E del modello 730 occorrerà indicare oltre le spese da detrarre anche le spese deducibili. Contributi previdenziali, assistenziali, erogazioni liberali verso enti no profit, sono alcuni esempi delle spese che permettono di ridurre il reddito complessivo del contribuente sul quale calcolare l’imposta dovuta.
I righi da utilizzare sono quelli da E21 a E26 per le spese e gli oneri deducibili dal reddito complessivo. Nel rigo E27, invece, si dovranno inserire i contributi versati alle forme pensionistiche complementari riguardanti i fondi negoziali, i fondi e sottoconti di prodotti pensionistici individuali paneuropei.
Ricordiamo che i contributi versati a forme pensionistiche complementari sono deducibili nella misura massima di 5.164,57 euro.
Altre spese da detrarre nel Quadro E
Passiamo ora alle sezioni III, IV, V e VI del Quadro E del modello 730. Il contribuente dovrà inserire altre spese e oneri da detrarre. Nello specifico si tratta
- nella sezione III A delle spese per cui spetta la detrazione d’imposta per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e per le misure antisismiche (righi da E41 a E43),
- nella sezione III B dei dati catastali identificativi degli immobili e altre informazioni per accedere alla detrazione (dal rigo E51 ad E53),
- all’interno della sezione III C (rigo E56-E59) della detrazione di imposta del 50% per
– il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione
– l’installazione delle infrastrutture di ricarica,
– l’acquisto di mobili volti ad arredare un’abitazione,
– l’IVA per l’acquisto di un immobile di classe A o B
– le detrazioni d’imposta al 110% per l’installazione di infrastrutture di ricarica legate ad un intervento ammesso al Superbonus,
- nella sezione IV C le spese effettuate per gli interventi di risparmio energetico (dal rigo E61 al rigo E62),
- nella sezione V i dati per usufruire delle detrazioni per i canoni di locazione (dal rigo E71 a E72)
- all’interno della sezione VI i dati per altre detrazioni di imposta come le spese di mantenimento di un cane guida (dal rigo E81 al rigo E83).
Puntualizzazioni sulle detrazioni per le spese di recupero del patrimonio edilizio
Nella sezione III A dovranno essere riportare le spese legate al recupero del patrimonio edilizio nonché alle misure antisismiche per le quali spetta il Superbonus, il Bonus verde o il Bonus facciate. In particolare, nel modello 730 del 2023 andranno inserite le spese da detrarre relative all’anno 2022 effettuate per
- ristrutturare un immobile,
- adottare misure antisismiche e mettere in sicurezza statica,
- acquistare immobili facenti parte di edifici ristrutturati,
- recuperare o restaurare facciate di edifici esistenti,
- installare sistemi di accumulo e impianti fotovoltaici.