Truffa dei Diamanti, risparmiatori infuriati: anche Vasco Rossi tra le vittime

C’è un nuovo sviluppo nella truffa dei diamanti a danni di molti Vip Italiani iniziata nel 2009. Una nuova sentenza del tribunale ha infatti mandato su tutte le furie i risparmiatori. Vediamo nel dettaglio cos’è successo. 

Erano convintissimi di aver portato a termine un investimento lungimirante e fruttuoso, in uno di quei pochi che nei secoli non si sono mai deprezzati, i diamanti.

truffa diamanti
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La truffa che ha coinvolto diversi Vip italiani, ha visto adesso arrivare a conclusione la sentenza civile in secondo grado, con cui i giudici hanno confermato le colpe e le responsabilità della Banca Popolare di Milano in questa storia. 

I risparmiatori truffati non restano comunque contenti dell’esito, in quanto nessuna valutazione economica di quanto hanno perso con questa truffa, è per il momento arrivata. Come ha dichiarato Furio Tuzzi, presidente nazionale dell’associazione AssoUtenti, che ha sostenuto i risparmiatori in questa difficile battaglia legale:  “Ai risparmiatori coinvolti nella vicenda dei diamanti da investimento non interessava infatti l’affermazione teorica della responsabilità della Banca, seppur confermata anche in sede di appello con il rigetto della domanda incidentale di Bpm, ma la concreta uniformità del diritto all’integrale risarcimento”. 

Truffa dei Diamanti, perché i risparmiatori sono arrabbiati per la sentenza di secondo grado

Anche molti avvocati difensori dei risparmiatori truffati hanno affermato che il problema di questa sentenza, è proprio il fatto che tralascia la valutazione economica del risarcimento per le vittime, nonostante l’accertata responsabilità anche della Banca Popolare di Milano.

Senza dimenticare che esiste anche il serio pericolo che il processo che si sta venendo a verona sulla truffa dei diamanti, possa finire in prescrizione, visto i tempi legali che occorrono per arrivare all’ultimo grado di giudizio. 

Tra i truffati anche Vasco Rossi: la sua storia inizia nel 2009 …

Nella vicenda, che ha coinvolto tante personalità di spicco italiane, dal mondo dello sport a quello della musica, è finito vittima anche il celebre cantante rock Vasco Rossi. La sua storia, finita con un esposto per truffa presentato nel 2019, racconta il funzionamento di questa truffa molto meglio di altre. Rossi infatti racconta di essere stato, intorno al 2009, contattato da un importante esponente bancario della sua filiale di fiducia a Zocca, dalla Banca Popolare di San Gemignano e San Prospero. 

Una volta arrivato all’appuntamento, i funzionari hanno illustrato al cantante della possibilità di investire in diamanti e non solo: ma di poter acquistare una partita in particolare, per mezzo di una società chiamata Intermarket Diamond Business Spa, a un prezzo molto favorevole.

Rossi si convince fin da subito, anzi, come racconta agli inquirenti, si entusiasma per la possibilità di portare avanti un investimento che gli si prospetta come molto profittevole e sicuro.

E così versa subito alla banca un milione di euro per acquistare 54 diamanti da questa società. Ma non solo, perché in un secondo momento, il cantante decide di comprare un’ulteriore partita di diamanti, facendo lievitare la sua spesa alla cifra di circa due milioni e mezzo di euro. Nel 2016 arriva anche il terzo e ultimo investimento per il rocker, che a quel punto ha sborsato una cifra molto vicina ai tre milioni e mezzo di euro. Fino a quando, nel 2019, la truffa non viene a galla. 

Truffa Diamanti, il racconto di Vasco Rossi agli inquirenti

Preso da alcuni sospetti, Rossi chiede infatti una valutazione complessiva dei diamanti che ha acquistato e scopre così l’amara realtà: il valore massimo delle pietre che ha acquistato arriva a malapena a un milione e 300 mila euro. E questo significa per Rossi una perdita di oltre due milioni di euro su quanto investito. In seguito, Vasco Rossi racconterà di essere finito vittima di questo raggiro per la troppa fiducia concessa ai funzionari bancari della sua filiale di Zocca. A quel punto gli inquirenti iniziano ad indagare e la verità, o quantomeno una parte, inizia a venire a galla. 

Si scopre infatti che la società Intermarket Diamond, avrebbe pagato alcuni funzionari, secondo l’accusa, con costosi e importanti “regali”, al fine di convincere i loro clienti a investire una parte importante del loro patrimonio in questa truffa. Una vicenda che purtroppo già nel 2018, si scoprirà dopo la denuncia di Rossi, aveva preso una piega oscura.

Quello infatti è l’anno in cui Claudio Giacobazzi, amministratore delegato della Intermarket Diamond viene trovato misteriosamente morto nella sua stanza d’albergo.

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