Streaming illegale? Quando diventa reato e le sanzioni a cui si va incontro

Quando lo streaming illegale diventa un reato perseguito dalla legge con multe e sanzioni? Vediamo insieme cosa prevede la legge italiano in merito. 

Guardare un contenuto streaming “piratato” è reato? Sono quasi due decenni che il mondo occidentale si ritrova a fare i conti con il fenomeno della pirateria. A inizio anni duemila, quando sono nate le prime televisioni private, nacque fin da subito la possibilità di utilizzare questi servizi anche gratuitamente. Si scoprì infatti che duplicare e hackerare le schede per l’accesso alle pay tv, in particolare quelle che in quel momento mandavano in onda le partite di calcio, il pacchetto più costoso da acquistare, era molto semplice e il fenomeno crebbe in Italia a ritmi esorbitanti. 

streaming illegale
Adobe Stock

Una pratica che naturalmente si è evoluta e raffinata nel momento in cui lo streaming, come metodo di accesso online ai contenuti, fruibili adesso direttamente su internet, è esploso come fenomeno, Al giorno d’oggi infatti, la maggior parte dei consumatori italiani sceglie di guardare un film su una piattaforma streaming come Netflix, piuttosto che acquistarlo o scaricarlo da internet. E questo naturalmente, negli anni, ha creato la base perfetta affinché lo streaming illegale fosse sostenuto e sdoganato. E ciò che i vecchi hacker facevano con Tele+, adesso si fa invece con le nuove piattaforme streaming. 

Streaming illegale, ecco cosa rischiano oggi gli utenti

Ma cosa rischia oggi un utente su internet che si ritrova a guardare il contenuto di uno streaming illegale?  La prima cosa da sapere è che in realtà su questo specifico quesito, non esiste un raccordo universale da parte della giurisprudenza italiana. 

Alcuni sostengono infatti che il fruitori non può essere accusato o incolpato in nessun modo. Altri invece ritengono che essendo co-autore consapevole di una frode, gli può essere invece applicata una sanzione amministrativa che lo punisce per questo specifico comportamento. Si tratta comunque di un comportamento che la legge italiana non ha mai punito. 

Ecco le sanzioni a cui si può andare incontro

I veri rischi legali li corrono naturalmente tutti coloro che si occupano di piratare questi contenuti, per poi metterli a disposizione dell’utente su internet. Per loro invece le sanzioni ci sono, scattano subito, e possono anche essere molto pesanti nella loro entità economica. La legge italiana punisce ad esempio tutti coloro che diffondo illegalmente un’opera audiovisiva coperta da copyright, con sanzioni che vanno da un minimo di duemila euro, fino ad un massimo di 15mila euro. 

Viene però concessa un’attenuante in questi casi: se ad esempio la violazione del copyright è avvenuta senza scopo di lucro, e dunque senza che l’utente abbia in seguito rivenduto i contenuti che piratato allo scopo di fare profitto, la sanzione in questo caso diventa molto più esigua. Si andrà in questo caso infatti incontro ad una multa che può andare da un minimo di 51 euro fino ad un massimo di 2.065 euro.

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