Volete guidare la Yamaha MotoGP di Max Biaggi? Ora è possibile, vi spieghiamo come

Su un noto sito di vendite online è finita una Yamaha speciale che è uguale a quella guidata da Biaggi nel Mondiale anni fa.

E’ molto raro che moto scese in pista  con grandi campioni vengano messe all’asta. Quando succede però è davvero un evento. Tra le case che sembrano essere più “parsimoniose” in tal senso c’è Yamaha, che non ha mai venduto una YZR 500 al grande pubblico. C’è da dire però che gli appassionati del marchio di Iwata hanno sempre fatto ricorso al loro ingegno e alle loro conoscenze meccaniche per provare a farsi in casa una replica di quella moto. La maggior parte c’è riuscita omologando il mezzo solo per la pista, a causa delle complessità nell’omologare una motocicletta a due tempi e 500 cc per la messa su strada. Anche perché molte di queste moto utilizzano motori originali RD 500, un modello ispirato alla YZR 500 da corsa che la fabbrica di Iwata ha messo in vendita nel 1984 dotato di un motore V4 da 499 cc con 88 CV di potenza nella sua configurazione originale.

Il campione di motociclismo Max Biaggi (ANSA)
Il campione di motociclismo Max Biaggi (ANSA)

Oggi pensare alla possibilità di guidare per strada un clone della Yamaha che ha corso nella classe 500 è utopia. Anche perché arrivare ad avere una moto da corsa vuol dire sborsare fior di quattrini per averla, e non è da tutti. C’è però un appassionato di moto a due tempi che ha messo in vendita uno dei suoi progetti personali a cui ha dedicato più tempo. Si tratta di una replica della Yamaha YZR 500 griffata Max Biaggi.

Una Yamaha “firmata” Biaggi

La moto è una replica molto simile a quella reale. Il motore utilizza il sottoscocca di un propulsore RD500 originale, ma utilizza testate RD 350 YPVS profondamente modificate per adattarsi al basamento del motore 500. Il motore ora ha 654 cc, e sebbene la sua potenza sia un mistero, sicuramente con tante migliorie supera di gran lunga i 110 cv.

Per il telaio, il proprietario ha approfittato di una SZR660 e ne ha utilizzato il telaio che, curiosamente, è esattamente lo stesso Deltabox in alluminio utilizzato dalla Yamaha TZR 250. Per il forcellone posteriore ha optato per quello di una Yamaha R6 di seconda generazione, e tutto l’avantreno è ereditato da una moderna Aprilia, con forcella Öhlins completamente regolabile e pinze radiali monoblocco Brembo.

Una Yamaha da corse per farsi una gita

Il proprietario di questa Yamaha ha raccontato nel suo annuncio su Ebay come ha deciso di costruire questo gioiello: “Il mio obiettivo quando ho iniziato questo progetto era quello di avere una moto veloce e utilizzabile senza grossi problemi. Dopo aver impostato il sistema di accensione Yamaha standard e la corretta carburazione, sono rimasto stupito dalla velocità con cui accelera da 3.500 giri a 10.500, che è il limite di giri impostato. Ora, dopo aver installato il sistema Zeeltronic e averlo impostato, è ancora meglio, si guida molto bene tutto sommato, molto più guidabile di una normale RD 500. E’ un’ottima moto per un bel giro domenicale, questo tipo di moto raramente si trova in vendita infatti non ne ho mai vista una su strada“.

Ma poi volete mettere un giro su una replica della Yamaha YZR 500 di Max Biaggi? Certo, sarebbe forte, ma per farlo dovete prepararvi a togliere dal vostro conto un bel po’ di soldi. Infatti si parla di ben 28.600 euro. Se poi ci mettete che il proprietario è residente a Southgate (Regno Unito), vuol dire che servirà anche pagare qualche tassa per avere realmente la moto qui.

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