“Non sapevo fosse vietato” ex calciatore nei guai: era un semplice gioco tra amici

Molte regole non vengono conosciute a dovere ed è proprio per questo motivo che un calciatore famoso è finito tristemente nei guai.

Ormai la pratica delle scommesse è diventata sempre più comune in Italia e non solo. Sono tantissimi infatti i nostri concittadini che decidono di tentare la fortuna con alcune giocate spesso molto rischiose, ma ai calciatori tutti questo è vietato.

Calcio scommessa
Calcio scommessa (Fonte: Adobe)

Le regole in questo caso sono davvero molto stringenti, basti pensare come nemmeno una goliardata tra amici viene accettata. Ne sa qualcosa Ivica Olic, ex giocatore croato che ebbe grande successo soprattutto con il Bayern Monaco.

La città bavarese era ormai entrata nel suo cuore e quando ormai era a fine carriera decise comunque di passare ai vicini di casa del Monaco 1860. Sono finiti i fasti in cui i biancoazzurri del Sud della Germania lottavano per la vittoria del campionato e nell’anno 2016-17 si trovavano in Zweite Bundesliga, la Serie B tedesca.

Durante la stagione Olic decise di scommettere proprio su un totale di nove partite del campionato nel quale giocava. Nessuna partita aveva come protagonista il Monaco 1860, in quel caso la squalifica sarebbe stata di diversi anni, ma in totale furono nove le gare nelle quali decise di apporre il proprio pronostico.

Ivica Olic
Ivica Olic (Fonte: Ansa Foto)

La Federazione capì che era stato lui ad aver scommesso su quelle sfide e allora lo squalificò per due turni e gli comminò una multa di ben 20 mila Euro. Il fatto di averle perse ammorbidì e non poco il Giudice sportivo, ma la sanzione doveva comunque arrivare.

Ivica provò a giustificarsi dicendo che era solamente un gioco tra amici e non sapeva che si trattasse di un illecito. Ma qual è la Legge che vieta ai calciatori di giocare?

Perché i calciatori non possono scommettere?

Il divieto categorico di poter effettuare qualsiasi tipo di scommessa da parte di un calciatore è regolato dall’Articolo 6 Comma 1. Non sono soltanto i giocatori a vedere bloccata qualsiasi pratica legata alle scommesse, ma allo stesso tempo sono anche i dirigenti e qualsiasi affiliato alla società.

La motivazione è legata al fatto che ci potrebbe essere correlazione tra una scommessa di un diretto interessato con la possibile alterazione del merito sportivo. Ovviamente le sanzioni sono ben diverse.

Come abbiamo visto nel caso di Olic, la singola scommessa fine a sé stessa, come se fosse una persona comune, non comporta alcun tipo di squalifica. Diverso il caso in cui si dovesse scommettere perché si conosce già il risultato concordato.

A confermare ancora di più il divieto assoluto nel dare vita a qualsiasi forma di scommessa da parte dei calciatori ci ha pensato la FIFA con l’Articolo 25. Si tratta in questo caso del Code of Ethics ed è vietato anche prendere parte a scommesse anche in maniera indiretta.

La Legge è stata comunque estesa a tutti gli atleti. Di recente il CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, ha multato ben tre sportivi per scommesse. La cosa assurda è che questi atleti non avevano nemmeno scommesso sulla loro stessa disciplina.

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