Michael Schumacher pronto a far segnare un altro “record”: ecco di cosa si tratta

Vi sono auto che hanno fatto la storia della categoria regina del Motorsport. Una Ferrari iconica guidata dal Kaiser verrà battuta all’asta da RM Sotheby’s.

Nella storia della Ferrari vi sono auto leggendarie che hanno fatto di impazzire di gioia i tifosi. Era il 12 marzo 2000 quando sul circuito di Albert Park si corse uno dei Gran Premi più entusiasmanti del nuovo millennio per la scuderia modenese. Dopo la pole position marcata dal due volte campione del mondo Mika Hakkinen, in gara, fu un dominio assoluto della Rossa con Michael Schumacher davanti a Rubens Barrichello, autore tra l’altro del giro più veloce della domenica. Si trattò dell’incipit di un dominio assoluto che diede vita al quinquennio aureo del Kaiser.

Michael Schumacher (ANSA)
Michael Schumacher (ANSA)

La F1-2000 ha scritto pagine di storia, grazie alle gesta del pilota tedesco. Dopo il trionfo in Australia Michael si confermò al vertice anche in Brasile e nel Gran Premio di San Marino. A suggellare il terzo titolo mondiale del tedesco, il primo nella squadra italiana, ci furono anche le vittorie del Gran Premio d’Europa, del, Canada, d’Italia, degli Stati Uniti, del Giappone e della Malesia.

Il Kaiser chiuse la stagione con 108 punti, precedendo in classifica Hakkinen, Coulthard e Rubens Barrichello. I successi schiaccianti al volante della F1-2000 mandarono, completamente, in crisi il rivale finlandese. La monoposto con motore V10, 3000 di cilindrata, e con un peso di 600 kg, comprensivo anche dell’acqua, dell’olio e del pilota, fu l’arma in più del tedesco in quell’annata.

Le caratteristiche della Ferrari F1-2000

La vettura fu svelata il 7 febbraio 2000 a Maranello e segnò una svolta epocale. Dopo gli anni al fianco di Eddie Irvine, il Kaiser trovò il suo scudiero ideale in Rubens Barrichello. Per la prima volta Michael, dopo un 1999 da incubo, parlò in italiano ai presenti, spiegando di voler puntare al titolo mondiale. Negli anni precedenti, caratterizzati da episodi sfortunati e incidenti, non era riuscito a conseguire il tanto agognato successo con la casa di Maranello.

La F1-75 fu una rivoluzione epocale, grazie ad un muso con un profilo più rialzato e un baricentro abbassato. L’uso di un propulsore a V con angolo di 90°, tra le due bancate del motore, fu un idea geniale. In questo modo il peso fu ridotto in modo esponenziale rispetto alla F399 e divenne subito la vettura da battere. Dal 1953 la Ferrari non segnava una doppietta nella gara di apertura di un mondiale.

Dal doppio ritiro delle McLaren a Melbourne si intuì che a Maranello avrebbero potuto fare la storia. Dopo ventun anni Michael Schumacher fece scoppiare la festa a Maranello. Al termine del Gran Premio della Malesia la Rossa festeggiò anche il secondo titolo costruttori consecutivo. A Rubens Barrichello va riconosciuto il merito, alla sua prima annata in Ferrati, di 9 podi in 17 GP, tra cui l’acuto in Germania. Ben altri tempi rispetto alla crisi attuale di Leclerc.

Una F1-2000 all’asta

Questa macchina leggendaria verrà battuta all’asta la RM Sotheby’s per una cifra da capogiro. Sarà sicuramente tra i lotti più ricercati dagli appassionati di Formula Uno che vorranno mettersi nel garage l’iconica monoposto del Kaiser con telaio 198. Su questa vettura Michael Schumacher partecipò alle qualifiche Gran Premio del Brasile, ottenendo la terza piazza.

In seguito celebrò la pole position nel Gran Premio di Spagna. In questo caso il tedesco non riuscì a ottenere il successo a causa di un problema nel rifornimento e di una foratura che lo portarono al quinto posto. La monoposto è stata utilizzata anche per il Gran Premio di Monaco. Una cavalcata che sembrava essere in irrefrenabile finché non si ebbe un problema meccanico che determinò il ritiro di Schumi. L’ultimissima presenza in pista avvenne in occasione del Gran Premio d’Austria dove Michael segnò un terzo posto in qualifica.

La vettura è stata acquistata nel 2001 da un collezionista britannico per poi essere ceduta ad un magnate negli Stati Uniti qualche tempo dopo. Può diventare la vettura di Formula Uno più cara di sempre all’asta, superando la F12003GA su cui corse Michael Schumacher. La Rossa del 2003 arrivò a 13,62 milioni di euro, tuttavia secondo alcune stime, la F1-2000 potrebbe anche superare, ampiamente, i 10 milioni di euro sebbene la valutazione iniziale si aggiri su 7,5. L’asta di Sotheby’s a Hong Kong potrebbe segnare un nuovo primato.

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