Bonus carburante 200 euro: ci sono effetti sulla pensione ma non tutti lo sanno

Il Bonus carburante potrebbe avere delle implicazioni molto positive anche sull’importo della pensione. Per quale motivo?

Il Bonus carburante è stato prorogato anche per quest’anno. A stabilirlo è l’art. 1 della Legge n.23/2023, di conversione del D.l. n. 5/2023.

Bonus carburante - pensione
Bonus carburante (Nursnews)

Verranno, dunque, erogati nuovamente i buoni benzina e tutte le altre agevolazioni relative all’acquisto di carburante per i propri veicoli (dunque, gasolio, GPL, benzina e metano). Saranno, come per il 2022, i datori di lavoro a erogare, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, i voucher ai propri dipendenti.

Bonus carburante: a chi è destinato?

I beneficiari dei buoni per il rifornimento di carburante sono individuati, in base alla Circolare n.27/2022 dell’Agenzia delle Entrate, a seconda della tipologia di reddito, cioè quello da lavoro dipendente. Di conseguenza, solo chi rientra in tale categoria può ricevere il Bonus carburante, che può essere concesso solo dai datori di lavoro privati.

Possono, dunque, erogare l’agevolazione le imprese individuali o collettive (S.p.A, S.r.l), i titolari di partita IVA (sia lavoratori autonomi sia liberi professionisti) e gli Enti non commerciali (come Onlus, associazioni e fondazioni). La condizione fondamentale è che, ovviamente, abbiano propri lavoratori dipendenti.

Sono escluse, dunque, le Pubbliche Amministrazioni, ad eccezione degli Enti pubblici economici.

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Come possono essere spesi i buoni benzina?

La normativa non prevede una specifica modalità di erogazione dell’agevolazione. I buoni, infatti, possono essere versati anche ad personam e senza accordi preventivi. Non possono, però, mai sostituire i premi di risultato, a meno che i contratti aziendali o territoriali non prevedano tale facoltà.

I buoni sono riconosciuti per effettuare rifornimento di carburante (benzina, diesel, GPSL e metano) per auto-trazione. La Circolare n. 27/2022 dell’Agenzia delle Entrate, inoltre, ha stabilito che i voucher possono essere utilizzati anche per la ricarica dei veicoli elettrici.

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Il Bonus carburante fa davvero aumentare la pensione?

Il D.L. 5/2023 prevedeva, alla luce dell’art. 51, comma 3, terzo periodo, del TUIR, che “il valore dei buoni non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a 200 euro”.  La Legge n. 23/2023, di conversione del provvedimento, ha, poi, specificato che “l’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, non rileva ai fini contributivi”.

Così come l’anno scorso, l’esenzione dei buoni carburanti (del valore di 200 euro) è aggiuntivo rispetto a quella dei fringe benefit (fino a 258,23 euro). La differenza, però, sta nella tipologia di esenzione. Nel dettaglio, per il 2023, fino a 258,23 euro, si ha esenzione sia fiscale sia contributiva, con tetto di 258,23 euro che può essere raggiunto non solo con il Bonus carburante, ma anche con ulteriori beni e servizi. Superato il limite di 258,23 euro, però, soltanto ai buoni carburanti si applica l’esenzione di tipo fiscale, per un massimo di 200 euro.

Il Bonus carburante, dunque, aumenterebbe la pensione. Per quest’anno, infatti, è esente solo dalle tasse e non pure dai contributi, che devono essere riconosciuti per la quota a carico del dipendente (di solito, il 9,19%) e dell’azienda (circa il 30%).

Di conseguenza, l’ammontare del Bonus erogabile si riduce 182 euro (i 18 euro rimanenti valgono come trattenute contributive), mentre, per i datori, il costo si eleva a 260 euro (gli altri 60 euro costituiscono i contributi).

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