Lavoratori dipendenti e titolari di partita Iva, chi guadagna di più? La risposta non è scontata

Chi guadagna di più tra lavoratori dipendenti, autonomi e imprenditori? Ebbene, la risposta non è scontata.

I compensi di chi lavora non sono uguali per tutti. Differiscono da un settore all’altro e anche dal tipo di collaborazione instaurata. Ma chi guadagna di più tra lavoratori dipendenti, autonomi e imprenditori? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere.

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L’articolo 1 della Costituzione recita così: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro“. L’attività lavorativa, d’altronde, ci permette di attingere a quella fonte di reddito necessaria ad acquistare i vari beni e servizi di nostro interesse.

Non sempre, però, le retribuzioni sono adeguate alle aspettative e alle proprie esigenze. Proprio in tale ambito, pertanto, sorge spontanea una domanda: chi guadagna di più tra lavoratori dipendenti, autonomi e imprenditori? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Lavoratori dipendenti e titolari di Partita Iva, chi guadagna di più: tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo già visto che vi sono alcuni lavori che consentono di portare a casa ben cinque mila euro al mese. Ma chi sono coloro che guadagnano di più? Ebbene, fornire una risposta a priori non è possibile. Questo perché le condizioni di lavoro differiscono molto a seconda del tipo di collaborazione intrapresa.

A fornire, a grandi linee, maggior informazioni in merito ci pensa un report del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Quest’ultimo prende in considerazione i dati 2021 su dichiarazioni Irpef e Iva che evidenza una differenza sostanziale tra il reddito medio dichiarato dai dipendenti e quello dei titolari di partita Iva. Entrando nei dettagli, come si evince dalla relazione di sintesi dei dati:

“I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’83,2% del reddito complessivo dichiarato; nello specifico, il reddito da pensione rappresenta il 30,2% del totale del reddito complessivo. Il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 60.520 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 24.130 euro . Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 21.500 euro, quello dei pensionati a 18.990 euro”.

Dati che sembrerebbero evidenziare come gli autonomi percepirebbero molto più dei dipendenti. Nella realtà dei fatti, però, non è possibile stabilire chi guadagni di più. Questo perché, ad esempio, i redditi dei dipendenti sono riportati al netto dei contributi previdenziali. Quelli da lavoro autonomo e d’impresa, invece, sono indicati al lordo dei contributi.

A tal proposito si ricorda che il valore medio dei contributi degli autonomi supera 8.700 euro. Ma non solo, gli importi indicati nel report del Mef non includono i redditi di coloro che hanno aderito al regime forfetario. Quest’ultimi, viene ricordato, sono soggetti a tassazione sostitutiva e non rientrano nei redditi complessivi Irpef.

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