Attenzione al farmaco giusto se siete raffreddati: la vostra vita potrebbe essere in pericolo

La scoperta in questione è di quelle capaci di far rabbrividire chiunque. Massima allerta dunque da questo momento in poi.

In molti casi i cittadini italiani e chiaramente non solo loro, abusano in modo assolutamente smisurato di farmaci. Qualsiasi elemento di disturbo, chiamiamolo cosi, riguardante la salute si pensa di risolverlo con l’utilizzo di farmaci. Non sempre, però, questa può essere la soluzione giusta.

Medicinali
Nursenews

Al di la di quelle che possono essere considerate premesse, va da subito chiarito il fatto che la scoperta in questione può seriamente rivoluzionare del tutto l’approccio dei cittadini a specifici farmaci. A questo punto è più che mai prendere in seria considerazione diverse alternative.

Un farmaco generalmente utilizzato per curare il raffreddore che può portare addirittura a fenomeni quali infarti o ischemie. Una scoperta davvero incredibile capace di destabilizzare, giustamente, si potrebbe dire, l’opinione pubblica, di certo preoccupata in seguito a tale notizia.

Cosi come anticipato, l’abuso di farmaci per disturbi che possiamo definire banali rappresenta ormai un fenomeno addirittura incontrollabile. Per ogni minimo segno di malessere, si è pronti a consumare senza pensarci su due volte farmaci di ogni tipo. Tale abitudine va di certo cambiata.

Di recente, quindi, si è scoperto che un principio attivo contenuto in numerosi farmaci utilizzati abitualmente contro il raffreddore possono portare a ischemie o infarti. A lanciare l’allarme, in questo caso è direttamente l’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco. La sostanza incriminata, come riportata dal quotidiano “Il Giornale” è la pseudoefedrina.

Tale principio attivo è presente in numerosi e comuni medicinali che si possono tra l’altro acquistare senza ricetta medica. Tra questi possiamo trovare: Actifed, Aerinaze, Aspirin Complex, Clarinase, Humex rhume e Nurofen Cold and Flu, Reactine. Le indagini dell’Ema, proseguono in merito al possibile rischio di sindrome da encefalopatia e sindrome da vasocostrizione cerebrale  successivamente all’utilizzo di tali farmaci. Casi di infarti e ischemie, risultano già di fatto essere stati riscontrati.

Attenzione al farmaco giusto se raffreddati: il parere degli esperti

Il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’istituto Mario Negri di Milano, in merito alla questione specifica ha dichiarato che non è certo la prima volta che si sospetta della sostanza in questione. Garattini ha inoltre ribadito che oggi più che mai sono necessari sempre più controlli sui farmaci da banco e sugli integratori di cui troppo spesso si fa un uso assolutamente insensato ed eccessivo, senza alcun precedente parere medico.

Il professor Matteo Bassetti, infettivologo presso il Policlinico San Martino di Genova è di parere invece contrario rispetto a quanto riferito dallo stesso Garattini. Bassetti infatti ha chiarito che non è il caso di arrivare ad allarmismi spropositati: “Si tratta di pochi casi e il fatto di avviare una procedura di revisione non vuol dire che chi ha preso questi farmaci deve essere preoccupato”.  In ogni caso il consiglio che qualsiasi esperto fornisce ai cittadini è quello di consultare sempre e comunque il proprio medico prima dell’assunzione di farmaci. Il rischio al di la di tutto potrebbe essere più che mai presente. Prevenire, cosi come recitava un vecchio spot pubblicitario è sempre meglio che curare.

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