Cognome paterno ai figli? Perchè con questa sentenza adesso cambia tutto

Cognome paterno ai figli, non tutti lo sanno ma lo scorso anno è uscita una sentenza che ha cambiato per sempre la giurisprudenza italiana su questo tema. vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. 

Lo scorso anno è uscita una sentenza della Corte Costituzionale che in molti ancora non conoscono, ma che ha già cambiato una branchia della giurisprudenza con cui tutti noi abbiamo a che fare fin dalla nascita. 

cognome paterno
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Fino allo scorso anno infatti, la legge italiana prevede che il riconoscimento di un bimbo appena nato, passasse dall’acquisizione obbligatoria del cognome paterno. E questo significa che se la famiglia voleva fare una scelta inversa, come dare ad esempio al piccolo appena nato il cognome della madre, doveva avviare una procedura alternativa. 

Cognome paterno ai figli, cosa ha stabilito la sentenza della Corte Costituzionale del 2022

Adesso invece non è più così, in quanto si è ritenuta che questa regola andasse rimossa, in quanto figlia di un retaggio ormai passato e basato su principi molto più patriarcali che democratici. Il 27 Aprile del 2022 infatti, la Corte costituzionale ha stabilito che non solo, questa norma che impone alla nascita il cognome del padre è antica e ormai insensata, ma contiene nella sua applicazione anche dei caratteri fortemente discriminatori. 

E dunque, il pronunciamento giuridico arrivato stabilisce che va messa fine a questa pratica anche per questi motivi. Oltretutto, fino allo scorso anno, anche nel momento in cui faceva una procedura per il riconoscimento del cognome materno in un momento successivo, non era comunque possibile “eliminare “ il cognome paterno che restava dunque predominante. 

C’è una norma in particolare che secondo la Corte è altamente discriminatoria

Si poteva infatti semplicemente affiancare quello della madre e quello del padre del bimbo. Ed è in particolare questa disposizione che secondo la Consulta deve essere rivista al più presto.

L’unica soluzione che permette di rispettare appieno il principio di eguaglianza con cui è stata fondata la nostra democrazia liberale, e che in questo specifico caso, non viene al momento in alcun modo rispettato. 

Naturalmente, al di là di una revisione complessiva di questo impianto giuridico, che non può che spettare alla nostra politica, con questa sentenza la corte ha già prodotto alcuni cambiamenti che dovranno adesso essere rispettati. 

In primo luogo ai genitori viene adesso concesso di scegliere loro quale sia il primo cognome del figlio, per poi affiancare eventualmente un secondo. Laddove i due genitori si trovino invece in forte disaccordo su questa attribuzione, al punto da andare, in quel caso spetterà a un giudice dirimere la questione. 

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