Carta acquisti per fare la spesa: una buona notizia per tanti (ma non per chi ha il reddito di cittadinanza)

Arriva un nuovo aiuto statale alle famiglie in difficoltà attraverso una tessera prepagata per fare la spesa di generi alimentari.

Ecco da quando sarà operativa la nuova tessera, i requisiti per ottenerla e l’importo massimo spendibile. Ci saranno diverse limitazioni, a partire da quelle riservate a chi già percepisce aiuti statali.

carta spesa
Nursenews

È l’ultima novità nel campo degli aiuti di Stato: la carta acquisti per la spesa, introdotta con decreto firmato dai ministri dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste (Francesco Lollobrigida) e dell’Economia (Giancarlo Giorgetti).

Carta acquisti per la spesa: requisiti

La carta, che sarà operativa a partire da luglio 2023, è destinata ai residenti in Italia (tutti i membri della famiglia devono essere iscritti all’anagrafe della popolazione residente) con un Isee non superiore a 15 mila euro.

Materialmente la carta acquisti consisterà in una postepay prepagata e ricaricabile. Con alcune limitazioni però: ad esempio non potranno infatti usufruirne le famiglie che percepiscono già:

  • reddito di cittadinanza;
  • reddito di inclusione;
  • qualunque altro sussidio di inclusione sociale o di sostegno alla povertà.

Sono escluse dalla nuova carta acquisti anche le famiglie nelle quali almeno un membro dovesse risultare percettore di:

  • nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) e indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis coll);
  • indennità di mobilità;
  • fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • Cassa integrazione guadagni (Cig);
  • qualunque altra forma di integrazione salariale (o di sostegno in caso di disoccupazione involontaria) da parte dello Stato.

Carta acquisti, cosa si potrà comprare e tetto massimo

La nuova carta acquisti potrà essere usata soltanto per i beni alimentari di prima necessità. Escluso l’acquisto di alcolici. La spesa con la carta si potrà fare in tutti i negozi che vendono prodotti alimentari, che dovranno stipulare una convenzione con una domanda da presentare (anche online) al Masaf.

Il tetto massimo della carta acquisti è di 382,5 euro a famiglia, con la possibilità di riparto degli eventuali residui risultanti dal monitoraggio di Poste Italiane. Da ottobre 2023 le somme non assegnate saranno ricaricate sulle carte dei componenti delle famiglie titolari della carta acquisti in base a criteri di priorità.

Carte acquisti, quante sono e come verranno assegnate

Il meccanismo di assegnazione delle carte funzionerà così: l’Inps trasmetterà ai Comuni l’elenco dei beneficiari tramite un’app web sul sito dell’ente previdenziale in base a 3 parametri di priorità decrescente stabiliti dal decreto. Ai Comuni spetterà poi comunicare agli interessati l’attribuzione della carta – che sarà nominativa – e le modalità per ritirarla (presso gli uffici postale). In totale i Comuni potranno distribuire 1,3 milioni di carte acquisti.

Carte acquisti, quando avverrà il primo pagamento

A partire da luglio 2023 le carte acquisti saranno operative. Bisogna fare attenzione però: chi non farà la prima spesa di generi alimentari con la nuova carta entro il 15 settembre perderà il diritto all’aiuto da parte dello Stato.

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