Perché abbiamo il singhiozzo? Ecco cosa ha scoperto la scienza | Ora finalmente lo sai

Perché abbiamo il singhiozzo? A cosa serve? Qual’è la sua origine? Questa è la domanda a cui cercheremo di rispondere oggi con questo articolo. 

Con il termine singhiozzo intendiamo un riflesso involontario del nostro corpo, che ci induce a contrarre il diaframma senza riuscire a fermarci o evitarlo e dunque perdendone nei fatti il controllo. 

singhiozzo disturbo
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E fa anche una certa impressione pensare che, nonostante tutti gli incredibili progressi fatti dalla scienza medica negli ultimi secoli, nessuno sia ancora riuscita a trovare una cura a questa contrazioni, che nei casi gravi può durare anche giorni e mesi. E invece per quanto sembri incredibili, non esiste nessuna cura medica al singhiozzo. 

Singhiozzo, un disturbo misterioso di cui nessuno conosce la causa

E forse non l’abbiamo ancora trovata, semplicemente perché non sappiamo nemmeno quando si è sviluppato questo disturbo, e da cosa è stato causato. Non bisogna infatti dimenticare che il singhiozzo esiste ed è documentato fin dalle prime civiltà comparse sulla terra.  Naturalmente, esistono diverse teorie sulla sua origine.

Alcuni affermano ad esempio che questa contrazione così particolare e ripetuta al diaframma nasce con gli anfibi, che nel momento in cui hanno messo piede sulla terraferma, avevano necessariamente bisogno di un corpo che gli permettesse di respirare in due modi diversi. E dunque si suppone che il tipico hic che rappresenta per noi come suono onomatopeico questo disturbo, fosse in realtà una contrazione in grado di consentire il passaggio dell’acqua dalla bocca alle branchie, evitando però di riempire i polmoni. 

Non tutti lo sanno, ma il singhiozzo è già presente nei neonati e nei feti prima di nascere

C’è poi un’evidenza scientifica inconfutabile, che potrebbe anch’essa risultare utile per comprendere l’origine di questo disturbo. Il singhiozzo infatti, colpisce i neonati in misura molto maggiore che gli adulti. Ed è per questo che alcuni scienziati sono arrivati a ipotizzare che il suo scopo, fosse forse quello di aiutare il cervello del bimbo appena nato, a “mappare” il suo corpo per capirne meglio il funzionamento.

Il singhiozzo dunque potrebbe avere il fine di aiutare il piccolo appena nato ad allenarsi nella respirazione. E questa diventa ancora più interessante dal momento in cui abbiamo scoperti che ne soffrono anche i feti prima di nascere. E “allenarsi” a questa pratica mentre si è ancora nel grembo materno, potrebbe effettivamente fornire una spiegazione comunque logica, di un disturbo così misterioso. 

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