Nomi vietati dalla legge: ecco quali sono in Italia, non ci crederai

Quali sono i nomi vietati dalla legge in Italia, quelli che non possono esser dati ai figli secondo la normativa: ecco i dettagli che non tutti conoscono

In Italia non è possibile dare ai figli tutti i nomi che si desiderano, vi soni delle limitazioni secondo legge che bisogna conoscere: cosa dice la normativa e quali i nomi vietati.

Quali nomi non possono esser dati e sono vietata in Italia
Genitori consultano online i nomi vietati in Italia (nursenews.it)

Quando si parla di nomi da dare ai propri figli, vengono facilmente alla mente quelli maggiormente popolari, in un certo senso più comuni. In tal senso, a confermarsi tra i nomi ai primi posti per le bimbe ci sono Aurora, Ginevra e Beatrice.

Sul fronte invece dei bimbi, a scalare la vetta vi sono Alessandro, Leonardo e Francesco.

La questione dei nomi è interessante da diversi punti di vista, e in primo luogo occorre sapere che taluni di questi stanno via via sparendo, dal momento che non sono oggetto di scelta da parte dei genitori. Altri nomi, invece, secondo legge non si possono dare ai neonati, e in Italia quelli di questo tipo, ovvero vietati, tutto sommato non sono pochi.

In tal senso è opportuno approfondire ciò che dice la normativa su questo punto, e nel dettaglio, come spiega Green Me, gli articoli 34 – 35, legge 396/2000.

Nomi vietati in Italia, come funziona e cosa sapere su quelli stranieri

Il tema dei nomi vietati in Italia desta dunque grande attenzione ed interesse, e al riguardo, come detto, gli artt. 34 e 35 della Legge informano la cittadinanza a proposito delle limitazioni da conoscere per quanto riguarda l’attribuzione di un nome.

Quali sono i nomi vietati in Italia
Come funziona per i nomi stranieri in Italia (nursenews.it)

Ad esser vietato secondo legge è l’imposizione al bimbo del medesimo nome del papà, del fratello oppure di una sorella in vita, onde evitare di generare confusione.

Il veto si applica anche a “cognome scelto come nome”. Così come “Nomi ridicoli o vergognosi”.

All’interno di tale lista possono farvi parte davvero svariati nomi, in assenza di indicazioni specifiche. A decidere quindi è la giustizia, per procedere poi, casomai, con la rettificazione anagrafica. Si legge poi che un altro divieto riguarda nomi e cognomi che abbiamo una importanza storica per quanto concerne i figli di cui non si sanno i genitori.

Non vi sono veti espliciti in merito a nomi come, ad esempio, Benito oppure Adolfo, seppur rievochino personaggi storici rilevanti.

Stando ai dati ISTAT, circa il 2021, 9 i bimbi chiamati Benito in Italia, sei invece per quanto riguarda Adolfo. L’anno precedente ben sei hanno avuto il nome di Osama.

Infine, in merito ai nomi stranieri riguardo i bimbi con cittadinanza italiana, all’interno della norma si legge che vanno espressi in lettere dell’alfabeto italiano. Vi è l’estensione delle lettere “J, K, X, Y, W”, e laddove sia possibile, pure con segni diacritici inerenti l’alfabeto d’origine del nome.

Impostazioni privacy