Porti spesso le scarpe basse? Fai attenzione a questi sintomi

Parlando di scarpe femminili, il pensiero va ai problemi provocati dai tacchi. Ma anche le scarpe basse non sempre fanno bene ai piedi.

Gli esperti di ortopedia ricordano che non esiste un unico tipo di scarpa ideale, da indossare in ogni occasione della giornata da mattina a sera. Infradito in estate, stivaletti in inverno: la cosa importante è adattare la scarpa alle esigenze di confort e benessere del piede.

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Scarpe basse, quando fanno male ai piedi – Nursenews.it

Dunque il consiglio dato dagli ortopedici è quello di variare il tipo di scarpa in base alle attività che verranno svolte, tenendo conto del terreno sul quale bisognerà muoversi, cambiando anche scarpa alla sera rispetto alla calzatura indossata al mattino.

Le scarpe basse infatti non esentano dal rischio di formazione di vesciche, di infiammazioni ai piedi. E non risparmiano nemmeno altre infiammazioni come quella dell’alluce valgo, della schiena, del tallone e dei muscoli della gamba.

Scarpe basse, i dolori che possono provocare

Indossate per diverse ore al giorno, le scarpe senza tacco (pensiamo a ballerine, infradito, alcuni tipi di sandali, sneakers piatte) possono provare dolore ai talloni, ma anche crampi al polpaccio, provocando segni di sovraccarico destinati a danneggiare la salute anche di schiena e collo. E che in inverno possono provocare delle fastidiose fasciti plantari.

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Scarpe basse, attenzione ai sintomi – Nursenews.it

Un altro consiglio degli esperti è quello di praticare con regolarità e costanza lo stretching del tricipite, facendo esercizi con elastici, oltre a attività in acqua che aiutano ad abbassare il rischio di infiammazioni della fascia plantare.

D’altro canto ci sono alcuni miti da sfatare, come fa notare su Humanitas Salute il dottor Federico Usuelli, responsabile di Ortopedia della Caviglia e del Piede di Humanitas San Pio X. Primo fra tutti quello che siano i tacchi a provocare l’alluce valgo, un’affermazione che l’esperto rubrica tra i «falsi miti» che si faticano a sfare. In realtà, spiega il dottor Usuelli, «l’alluce valgo non dipende dall’uso delle scarpe col tacco alto, ma dalla genetica». Insomma, alcuni hanno una maggiore predisposizione a svilupparlo se in famiglia qualcuno ne ha sofferto.

Per questo, aggiunge l’esperto, non vanno vietati i tacchi alti. Soltanto non devono essere le uniche calzature indossate durante la giornata.

Per il resto, bisogna rivolgersi a uno specialista in questi casi:

  • quando si sente che il piede non è a suo agio nelle scarpe che si desidera calzare;
  • in caso di dolori e crampi muscolari;
  • in caso di dolori frequenti come tendiniti, dolore al tallone, calli e dolore alla pianta del piede.
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