Usare i farmaci dopo la data di scadenza: le nuove risposte dei medici sono sorprendenti

È una domanda ricorrente alla quale si fa difficoltà a rispondere. Usare i farmaci scaduti è possibile? Cosa si rischia? I medici hanno cercato di far più chiarezza

Capita a tutti di ritrovarsi a casa con un farmaco scaduto e la paura di ingoiarlo. Cosa può succedere alla nostra salute? Si può morire? Quando un malore ci prende all’improvviso siamo portati a catapultarci verso la scatola dei medicinali tenuta nel ripostiglio del bagno per cercare qualche farmaco che possa far al caso nostro. Il problema è che nessuno controlla di mese in mese le scadenze dei farmaci e ciò comporta che spesso, quando si ha bisogno di un medicinale, questo risulti scaduto.

Medicinali e scadenze, cosa fare e cosa si rischia
Medicinali e scadenze: parlano i medici – nursenews.it

Quando si parla di farmaci salva vita come l’insulina o gli antitumorali è bene non scherzare, ed evitare in assoluto qualsiasi rischio, ma per alcuni farmaci da banco la situazione cambia. Secondo alcune ricerche della Food and Drug Administration, i comuni farmaci che le persone sono abituate ad avere a casa, come antidolorifici, paracetamolo e antibiotici, riescono a durare anche cinque-sei anni dopo la data di scadenza, ma solo quando sono integri. Infatti i medici sottolineano l’importanza della conservazione della confezione.

Cosa fare con un farmaco scaduto: i consigli della Food and Drug Administration

Su ogni foglietto illustrativo viene specificato a che temperatura e in che tipologia di luogo della casa può essere conservato il medicinale. Alcuni per esempio sono da frigo, altri temono i luoghi umidi e altri ancora si deteriorerebbero ad alte temperature. È per questo che prima di poter dire se sia sicuro ingerire un farmaco scaduto, si dovrebbe osservare il prodotto nel suo aspetto: forma, consistenza e colore.

Medicinali e scadenze, cosa fare e cosa si rischia
Farmaci, cosa fare se superano la data di scadenza – nursenews.it

Se si notano cambiamenti o comunque alterazioni di vario tipo, anche minime, il prodotto dovrebbe essere buttato senza esitazione. Nel caso invece si fossero seguite tutte le indicazioni e il prodotto alla vista e al tatto risultasse integro, allora in quel caso ci si può ragionare.

Ovviamente un medico non potrà mai darvi l’ok sincero per ingerire un farmaco scaduto e quindi bisogna ribadire ancora una volta che bisogna essere perspicaci e valutare. I medici rassicurano che nel 99% dei casi i farmaci comuni scaduti da qualche tempo non comportano complicazioni, e soprattutto non perdono l’efficacia come invece è comune dire.

Detto ciò, c’è da considerare il fatto che sarebbe comunque un rischio perché gli utilizzatori, non essendo medici, potrebbe avere difficoltà nel capire se un prodotto si è deteriorato o meno. In sintesi, bisogna stare attenti alla conservazione, se si è sicuri che il prodotto sia intatto non dovrebbero esserci problemi nell’assunzione, ma i medici non potranno mai prendersi la responsabilità di darvi l’ok, la decisione sarà sempre vostra.

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