Ricetta elettronica, attenzione alla validità: non sarà uguale per tutti

La ricetta elettronica è cambiata per tutti, ed ora non sarà più come prima. Quali sono le principali differenze?

Le manovre del Governo destinate a migliorare il settore digitale, soprattutto in questo periodo, stanno aumentando sempre di più. Passo dopo passo assistiamo al lancio di nuove funzionalità o strumenti in grado di rendere ancora più utile i sistemi di invio e di ricezione, permettendo agli italiani di godere di una pubblica amministrazione diversa rispetto al passato. E dal momento che sono features utilissime, non possiamo ignorarle.

Ricetta elettronica, non funzionerà allo stesso modo per tutti
Ricetta elettronica, non sarà uguale per tutti – Nursenews.it

Questo vale anche per la ricetta elettronica, che ha subito alcuni cambiamenti nel corso degli anni. L’obiettivo dello Stato è sempre quello di garantire servizi funzionali nel settore sanitario, e di recente il governo ha preso decisioni importanti al riguardo. Difatti sono in arrivo grosse novità circa la ricetta elettronica, ed è una notizia più che positiva da accogliere per tutti noi.

Comunicazioni tempestive, l’attesa è stata ridotta: si avranno tempo due mesi per richiedere la ricetta elettronica

Come ha affermato di recente Orazio Schillaci, il Ministro della Salute, la ricetta elettronica diventerà di tipo strutturale, dunque ci saranno delle restrizioni o dei vantaggi a seconda delle condizioni della persona. Ad esempio, per i malati cronici avrà la durata di un anno e permetterà di fare una scorta di medicinali necessari per coprire massimo 30 giorni di terapia, il che significa che la situazione varia anche in base alle indicazioni del medico curante.

Ricetta elettronica come funzione
Ricetta elettronica, non funzionerà allo stesso modo per tutti

Un’altra novità importante è quella della comunicazione tempestiva in caso di carenza dei medicinali. La vecchia normativa non prevedeva un piano per quanto riguardava l’impiego di misure per un approvvigionamento rapido, ma a seguito delle nuove regole, tutto cambierà: nessuno avrà più nulla di cui lamentarsi. Le comunicazioni dovranno essere effettuate entro due mesi dalla mancanza dei farmaci e con una proroga di quattro mesi.

Così facendo i medici avranno il tempo di valutare se i farmaci da prescrivere rientrano nella terapia del paziente, dandogli modo di poter ricevere la ricetta elettronica successivamente e di godere dei relativi benefici. Queste nuove normative garantiranno una maggiore e migliore distribuzione di medicinali a coloro che ne hanno più bisogno.

In buona sostanza la ricetta elettronica cambia in meglio, con l’obiettivo di semplificare la vita degli italiani quando si trovano alle prese con problemi di salute, con maggiore attenzione per i malati cronici.

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