L’Intelligenza Artificiale dice messa: futuro o blasfemia?

L’Intelligenza Artificiale avanza anche nella religione e dice messa. Tra polemiche e curiosità cerchiamo di capire cosa aspettarci nel futuro.

ChatGPT può dire messa e sermoni. È successo realmente su richiesta di Jonas Simmerlein, teologo dell’Università di Vienna.

Intelligenza Artificiale dice messa
Intelligenza Artificiale dice messa, cosa sta accadendo – Nursenews.it

L’esperimento ha creato molte perplessità e sta facendo parecchio discutere. Nella chiesa luterana di St Paul, della città bavarese di Norimberga, ChatGpt ha accolto la richiesta immedesimandosi nella parte a tal punto da chiedere ai presenti attoniti di alzarsi dai banchi e lodare il Signore.

L’avatar – un uomo di colore con la barba – dallo schermo gigante posto sopra l’altare ha poi continuato dicendo ai fedeli di sentirsi onorato, essendo la prima IA che si cimenta con una predica. E così ha intrattenuto i fedeli per 40 minuti, con preghiere, sermone e musica.

Insomma, ha svolto il compito che gli era stato chiesto, vestire i panni di un predicatore che si trova in una chiesa e deve svolgere il suo compito.  Ideatore di questo esperimento il teologo Simmerlein che ha chiesto all’IA di includere nel rito tutti gli elementi chiave ossia salmi, preghiere e la benedizione finale. 

Intelligenza artificiale dice messa, il futuro è già qui

L’evento ha destato curiosità e critiche, ma l’avatar predicatore come ha gestito la situazione? Ha parlato del passato da lasciarsi alle spalle, della necessità di concentrarsi sulle sfide del presente e di superare la paura della morte senza mai perdere la fiducia in Gesù Cristo.

Intelligenza artificiale diventa predicatore
Esperimento riuscito, l’IA può dire messa – Nursenews.it

Secondo Simmerlein l’IA ha dimostrato di essere in grado di fornire un valido aiuto ai predicatori e leader religiosi. Il teologo non intende sostituire le figure religiose con un avatar ma vuole fornire loro un supporto quotidiano che possa sostenerli nel lavoro all’interno delle congregazioni.

Ma Simmerlein non è stato il primo a prevedere l’uso dell’Intelligenza Artificiale in ambito religioso. Il primato spetta a Suor Mary Kenneth Keller, la prima donna a ottenere un dottorato di ricerca in Informatica negli USA. Siamo nella prima metà del ‘900 e Sorella Mary aveva previsto che la tecnologia avrebbe fatto passi da gigante soprattutto nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e nel campo dell’istruzione.

Secondo Suor Mary il computer avrebbe potuto aiutare le persone nell’apprendimento. Le sue previsioni si sono confermate esatte ma chissà se avrebbe mai immaginato una messa celebrata da un avatar. Probabilmente no, ma la tecnologia fa passi da gigante e l’Intelligenza Artificiale promette di stupirci ancora.

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