Mutuo, cosa fare ora che le rate sono aumentate: la guida pratica

Il mutuo è ormai una spesa insostenibile per moltissimi italiani, e le rate aumenteranno ancora: ecco come difendersi dagli aumenti.

La presidente della BCE Christine Lagarde ha annunciato un rialzo ulteriore dei tassi previsto per luglio. E questo dopo l’aumento già annunciato dello 0,25% del costo del denaro in un periodo nero per ogni tipo di esborso. C’è l’Euribor che continua a salire, ci sono le banche in crisi, e dunque sembra impossibile rinegoziare il mutuo.

Rate mutuo: difendersi dagli aumenti
Contrastare gli aumenti nelle rate del mutuo – nursenews.it

Dopo la stretta della BCE, il costo del mutuo è destinato a salire: ecco l’unico dato certo. Ma esistono anche alcuni strumenti per contrastare l’innalzamento delle rate del mutuo. Quali sono e come servirsene? L’Italia, per fortuna, è un Paese che si preoccupa di tutelare tutti coloro che in periodi di crisi si trovano in difficoltà con i finanziamenti.

E lo Stato conosce bene la situazione attuale, con i titolari di un mutuo a tasso variabile che, nel giro di un anno, hanno visto lievitare la quota interessi del debito a livelli esorbitanti. Tutto è partito dall’Euribor, ai minimi storici, che ha spinto a siglare tantissimi contratti di mutuo a un tasso bassissimo.

Un abbaglio, dato che nel 2023 quel tasso è salito al 4%. Di conseguenza le rate sono aumentate di centinaia di euro in più al mese. E la prospettiva è che il tasso dei mutui potrebbe crescere ancora nei prossimi mesi.

Come contrastare le rate fuori controllo del mutuo: tutte le strategie utili

Per contrastare l’aumento della rata del mutuo la strada principale è la rinegoziazione. Ogni mutuo, in teoria, si può rinegoziare, ridiscutendo gratuitamente con la banca le condizioni contrattuali del finanziamento, ovvero il tasso del mutuo e la durata del rimborso, ma anche il valore della rata a fine mese.

Rate mutuo fuori controllo
Soluzioni alle rate troppo alte del mutuo – nursenews.it

Si può, per esempio, diminuire la rata mensile, aumentando la durata della restituzione del mutuo, o si può spalmare il costo totale del su un tempo più lungo. C’è un però: con questa mossa crescono anche gli interessi, che vanno dunque anch’essi spalmati.

Per legge è possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso. Ed è una giusta soluzione per salvare le sorti del debito residuo. Ma per poter usufruire di questa possibilità l’importo del mutuo stipulato non deve superare i 200 mila euro, il mutuatario deve essere in regola con i pagamenti e non deve avere un Isee superiore ai 35 mila euro.

Un’altra via per non subire troppo gli aumenti delle rate è la surroga del mutuo. Quando la banca non accetta la rinegoziazione, il mutuatario può ricorrere alla surrogazione che consente di trasferire il proprio debito dalla vecchia banca presso un nuovo istituto che presenta condizioni più vantaggiose. La surroga, in generale, non ha costi e consente al debitore di cambiare la banca di riferimento, la tipologia di mutuo, il tasso d’interesse e la sua durata.

Poi c’è l’opzione tasso misto, una tipologia di tasso il cui piano di ammortamento consente di modificare il tasso d’interesse in fieri. Si tratta di passare dal variabile al fisso o viceversa. Ovvio che si possa attivare solo quando il mutuatario ha sottoscritto questa tipologia di finanziamento.

Chi può contare su un po’ di risparmi potrebbe anche considerare l’opzione dell’estinzione anticipata, totale o parziale. Si tratta di rimborsare alla banca una parte o l’intero debito prima del termine prestabilito. In questo modo le rate si abbattono o spariscono del tutto.

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