Paura della morte, ci sono almeno 5 cose che ci terrorizzano: ti riconosci?

La morte fa paura a tutti, ma ci sono alcuni aspetti di questa evento inevitabile che ci terrorizzano davvero. 

L’essere umano fa di tutto per vivere il più a lungo possibile. Il solo pensiero di morire può spaventare e togliere il respiro. Per quale motivo?

perché si ha paura della morte
I motivi per i quali si teme la morte – Nursenews.it

L’uomo ha un forte istinto di sopravvivenza. Lo ha da sempre, da quando viveva nella natura selvaggia e tra mille pericoli. L’istinto lo usiamo anche oggi per prendere decisioni utili. Nel tempo abbiamo imparato, poi, ad adottare strategie vincenti per restare in vita a lungo, rendere le esperienze sicure e prive di pericoli e allontanare così il momento della morte.

Istinto di sopravvivenza e paura della morte sono, dunque, strettamente collegati. Il timore di lasciare questo mondo è una reazione comune e naturale avendo l’uomo consapevolezza della vita. E ci sono paure precise che rendono il pensiero della dipartita terrorizzante. Paure che a volte possono prendere il sopravvento in maniera ingiustificata, rovinando la qualità della vita.

Da cosa nasce la forte paura della morte e quando occorre chiedere aiuto

Pensare costantemente alla morte significa non godersi la vita. La paura può bloccare la gioia di vivere. Si perderanno esperienze irripetibili e ogni giorno sarà sempre più difficile accettare l’inevitabile. Quando ci si trova a questo punto occorre necessariamente chiedere aiuto ad un professionista che indaghi le cause del forte timore e aiuti a superarle.

da cosa nasce la paura della morte
Tanatofobia, per quali ragioni si ha paura della morte – Nursenews.it

Ma quali sono le ragioni della paura della morte? Non sono legati alla morte in sé, al fatto di non essere più in questo mondo, ma all’incertezza su cosa accadrà dopo. Questa ansia si chiama tanatofobia e comprende le seguenti fobie:

  • il terrore dell’ignoto. Non sapere cosa succederà una volta morti spaventa e inquieta. Tante persone cedono all’ansia e all’apprensione. Sono le stesse che evitano di affrontare un ostacolo per paura di non superarlo. Colpa del cervello che nel corso dell’evoluzione è diventato sempre più cauto e avverso all’ignoto, ma influiscono anche le esperienze passate;
  • il rifiuto della perdita di controllo. Non si ha il controllo sulla morte, non si sa quando accadrà e di conseguenza si avverte quella sensazione di navigare nell’oceano senza bussola. La mancanza di controllo diventa impotenza e indifferenza davanti a scenari minacciosi. Da qui stress e ansia;
  • la preoccupazione per le persone care. Cosa accadrà dopo la nostra morte? Il pensiero può terrorizzare soprattutto quando si hanno bambini piccoli. Nasce dal timore di far soffrire chi si ama o dalla paura dell’abbandono o della perdita;
  • la paura della sofferenza fisica e dell’agonia. L’uomo non vuole soffrire, sa che il dolore è terribile e spiacevole. Da qui il timore di morire in modo doloroso che provoca ansia e stress;
  • l’impossibilità di sapere cosa c’è dopo e di avere la certezza di aver raggiunto ogni scopo nella vita prima della dipartita. Paradiso, inferno, il nulla, ognuno ha il suo pensiero che può confortare o gettare nel panico più totale.
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