Conto corrente cointestato, se prelevo senza che l’altro lo sappia cosa rischio? Meglio saperlo prima

In caso di conto corrente cointestato è possibile prelevare soldi anche all’insaputa dell’altro o si rischiano guai con la Legge?

La scelta del conto cointestato è compiuta da molte coppie ma in alcuni casi anche da genitori e figli o da fratelli. Ci sono delle regole da conoscere per rimanere sempre nella legalità, soprattutto quando si tratta di prelievi di soldi.

Conto corrente cointestato, quando si può prelevare?
Le regole di utilizzo del conto cointestato – nursenews.it

Si parla di conto corrente cointestato quando intestatari sono due o più persone legate da un rapporto che può essere lavorativo, familiare o di conoscenza. Ogni intestatario ha gli stessi diritti degli altri e la liquidità versata viene considerata proprietà di tutti indipendentemente da chi l’ha depositata. I titolari del conto possono effettuare diverse operazioni – tra cui il prelievo di denaro – ma seguendo alcune indicazioni. Innanzitutto occorre distinguere tra conto a firma disgiunta e a firma congiunta.

Nel primo caso ogni intestatario può procedere con qualsiasi operazione sul conto senza limiti perché non è necessaria la controfirma dell’altro. Nel secondo caso, invece, ogni operazione deve essere autorizzata da tutti i cointestatari. C’è anche una terza possibilità, la firma mista. Si possono definire quali operazioni richiedono la controfirma e quali no.

Cosa accade se si preleva dal conto cointestato senza permesso

La tipologia di conto corrente cointestato è fondamentale per capire cosa si può fare e cosa no soprattutto in termini di prelievo. Firma congiunta e firma disgiunta, sono due diversi modi di gestire il denaro accumulato sul conto. Scegliendo la prima opzione non si potrà effettuare un prelievo senza che l’altro abbia apposto una controfirma che autorizza l’operazione. Non si può agire, dunque, alle spalle dell’altro.

Prelievo conto cointestato, le regole
Cosa si rischia prelevando dal conto cointestato? – nursenews.it

La firma disgiunta, invece, permette di operare in autonomia, senza approvazione alcuna da parte dell’altro intestatario. Il prelievo è perfettamente legale pur non informando il partner o l’altra persona titolare del conto. Attenzione, in nessun caso si potrà eccedere la propria percentuale? Cosa significa? Se il conto è cointestato a due persone ognuna ha il diritto di prelevare fino alla metà della somma presente. Se i cointestatari sono tre fino ad un terzo e così via. Superando la percentuale spettante allora chi preleva diventa colpevole di appropriazione indebita.

C’è un’eccezione. Se l’intestatario può provare di essere l’unico ad aver versato somme sul conto corrente allora chi non ha mai versato nulla non potrà pretendere alcuna parte del denaro presente sul conto qualora l’altro voglia chiuderlo. In conclusione, prima di aprire un conto corrente cointestato occorre capire bene quanta fiducia c’è nell’altro soprattutto scegliendo la firma disgiunta.

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