I taxi volanti stanno per invadere il mercato e le nostre città

Probabilmente debutteranno al pubblico nelle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e saranno una vera e propria rivoluzione dei trasporti. Ecco cosa sono, come funzionano e quanto valgono sul mercato gli eVTOL.

Da elemento immaginifico relegato ai film di fantascienza ambientati in un futuro non prossimo, i taxi volanti stanno per diventare una realtà tangibile anche nelle nostre città. Le aviolinee sono pronte al decollo con società, fondi di investimento e aziende high tech che hanno già ordinato 12mila mezzi aerei da immettere sul mercato dei veicoli elettrici che avranno l’autorizzazione al trasporto delle persone. Prepariamoci dunque a vederli in Italia (e magari utilizzarli), già forse a Milano in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 ma presto anche a Roma per coprire le tratte dal centro di principali aeroporti delle città.

Il loro esordio è tra qualche anno, dunque, ma la città lombarda si è già dotata di due eliporti per i taxi volanti. La conferma è arrivata dall’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, durante l’audizione comunale delle Commissioni bilancio, mobilità e Controllo enti partecipati. Per Brunini questi mezzi serviranno a “migliorare l’accessibilità agli aeroporti e decongestionare il traffico urbano. L’obiettivo che ci si pone è essere pronti per le olimpiadi 2026“. I due vertiporti dovrebbero sorgere in zona CityLife e in zona Porta Romana, dove nascerà il villaggio olimpico, mentre gli altri due più grandi previsti saranno a Linate e Malpensa.

Il nome scelto per i taxi volanti è eVTOL, acronimo di electric vertical take-off and landing, sono una specie di misto tra un drone e un elicottero con la capacità di decollare e atterrare in verticale senza l’aiuto di una pista, superando traffico, case e ostacoli vari e coprendo una distanza massima di circa una decina di chilometri prima di una ricarica di energia.

Le principali compagnie aeree che ne hanno fatto ordine sono United Airlines, American Airlines, Gol, Azul, Saudia, Japan Airlines, Virgin Atlantic, AirAsia, Mesa Airlines. Al momento però non è stato certificato dalle autorità responsabili Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) in Europa e Faa negli Usa. Ma è questione di tempo, infatti le aziende sanno bene che questo può essere un mercato ricchissimo. Secondo l’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata della School of Management del Politecnico di Milano, sono circa 250 i progetti di mobilità aerea avanzata a livello mondiale attivati tra il 2019 e la metà del 2022, di cui oltre il 30% solo in Europa e PwC prevede una crescita entro il 2030 del 20-25%, per un valore stimato di circa 38-55 miliardi di euro.

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