Superbonus 110%, ecco tutte le ipotesi di proroga fino al 2026

Superbonus 110%, ecco tutte le ipotesi di proroga fino al 2026. Avanzate da Forza Italia e Movimento 5 Stelle, la posizione del Mef non sembra al momento favorevole.

La manovra di Bilancio 2022 aveva introdotto dei cambiamenti in merito al Superbonus 110%, e con il nuovo anno non è più possibile usufruire della sua formula piena. Dal 1° gennaio 2023, infatti, l’agevolazione è scesa dal 110% al 90%, con la legge di bilancio che ha modificato anche le regole per la cessione del credito. Eppure, secondo il rapporto del Consiglio nazionale degli ingegneri, intervenuto in Commissione Finanze al Senato, il Superbonus si è senz’altro rivelato “uno strumento efficace” per le famiglie. Basti pensare – dati alla mano – che da agosto 2020 fino a dicembre 2022 gli investimenti in Superecobonus 110% hanno registrato un ammontare complessivo di ben 62,4 miliardi di euro.

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Tuttavia, ora che il sostegno ha perso la sua formula piena, passando dal 110% al 90%, potrebbe risultare “meno attrattivo” per la fascia di popolazione che prima era interessata a sfruttarlo. Con la diminuzione introdotta ad inizio 2023, secondo i calcoli del Consiglio, saranno infatti tanti i cittadini che non sfrutteranno gli incentivi offerti dal governo. E il décalage previsto anche per il 2024 e il 2025 potrebbe avere persino degli effetti ancora più disincentivanti.

Anche per questo, allora, si è fatta avanti l’ipotesi di prorogare fino al 2026 il sostegno statale, anche se soltanto a favore di cooperative, case popolari e fasce di popolazione disagiate. La richiesta è stata lanciata dagli azzurri di Forza Italia e in direzione del Mef, così che possa essere eventualmente inserita nel decreto Milleproroghe.

Le ipotesi di proroga del Superbonus 110%, la posizione del Mef

C’è chi si oppone al ridimensionamento del Superbonus al 110%. La proposta di una sua possibile proroga è stata avanzata da Forza Italia, che ha indirizzato al Ministero dell’Economia e delle Finanze di inserire il fortunato incentivo statale all’interno del decreto Milleproroghe. Questo, però, con alcune differenze rispetto a quanto inizialmente offerto dal bonus: l’incentivo, infatti, potrebbe essere indirizzato soltanto a favore della fascia di popolazione più disagiata.

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Nello specifico, gli emendamenti presentati per il decreto Milleproroghe che verranno discussi dalla Commissione Bilancio al Senato si riferiranno agli alloggi popolari e alle cooperative. L’intenzione è infatti quella di prorogare il Superbonus 110% per le due categorie in questione, mantenendo l’agevolazione fino al 2026. La proposta di Forza Italia, però, non sarebbe ben vista dal Mef, dato che ad oggi l’agevolazione è costata allo Stato il triplo di quanto stanziato inizialmente.

Dal canto loro, però, anche il Movimento 5 Stelle si vorrebbe muovere in questa direzione. I pentastellati hanno infatti inviato al Mef le richieste di proroga anche per le villette unifamiliari, facendo sì che le famiglie possano usufruire del Superbonus ancora al 110% in caso di lavori conclusi entro il 30 giugno 2023 (contemporaneamente a uno stato di avanzamento lavori al 30% entro il 31 dicembre 2022). Anche in questo caso, però, il Mef non sarebbe al momento intenzionato ad accettare le proposte. Ostacolo maggiore in entrambi i casi sarebbe quello dei costi troppo alti che lo Stato sarebbe chiamato ad affrontare.

Ad ogni modo, per il momento coloro che potranno continuare a fruirne del bonus al 110% saranno i condomini che hanno presentato la Cila entro il 31 dicembre 2022. Per tutti gli altri che non hanno fatto in tempo ad inviare la comunicazione di inizio lavori entro quella data, l’aliquota di detrazione scenderà inevitabilmente al 90%, così come previsto dal Decreto Aiuti Quarter. Destino diverso, però, per le villette unifamiliari: con il sostegno statale che rimane pieno fino al 31 marzo 2023 – a patto che i lavori vegano completati al 30% del totale entro e non oltre il 30 settembre 2022. Nel caso si tratti di interventi diversi da quelli dei condomini, invece, per usare il bonus in formula piena bisogna aver presentato la Cila entro il  25 novembre 2022.

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