Registrazione di un contratto d’affitto: come e quando bisogna farla?

Registrazione di un contratto d’affitto: come e quando bisogna farla? E cosa di rischia in caso di omissione? Ecco come evitare brutte sorprese.

Sono i più disparati i motivi che portano una persona a cercare una sistemazione in affitto. Tra gli esempi più comuni, la necessità di avvicinarsi alla propria sede di lavoro, o anche alla scuola o all’Università che si frequenta. E, proprio in quest’ultimo caso, non sono così rari i contratti d’affitto che vengono stipulati “in nero” dal proprietario dell’immobile e i giovani affittuari. Una condizione che spesso viene accettata o cercata da entrambe le parti, per via del ristretto budget a disposizione degli inquilini, o così che il padrone di casa non sia chiamato a pagare le tasse.

Registrazione di un contratto d’affitto come e quando bisogna farla - nursenews.it
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Si tratta, ovviamente, di una pratica illegale. E se da un lato il proprietario rischia di finire nei guai per legge, dall’altro gli affittuari rischiano di finire in strada da un momento all’altro, dato che non essendovi un contratto registrato il padrone dell’immobile non è obbligato a tenere fede di nulla. La registrazione di un contratto d’affitto è perciò estremamente importante, oltre che obbligatoria per legge in molte giurisdizioni. Ma come viene effettuata? E chi è tenuto a farla?

Quando e come effettuare la registrazione del contratto d’affitto

Secondo quanto previsto dalla legge, i contratti di locazione devono essere registrati al fine di evitare l’evasione fiscale. Inoltre, si tratta di una prassi che permette al locatore (ovvero il proprietario dell’immobile) e al locatario (ovvero l’inquilino) di stabilire la durata e le condizioni dell’affitto, così come di avere maggiori garanzie per tutta la durata del contratto. La registrazione, poi, serve per dimostrare l’esistenza dell’accordo tra le parti, e a fornire una una prova legale dei termini stabiliti tra le due.

Per i contratti standard, questa va fatta entro 30 giorni dalla stipula (in questo caso di parla di registrazione “in termine fisso”); quando invece si parla di contratto per scrittura privata non autenticata, che non superi i 30 giorni complessivi nell’anno, la registrazione avviene solo in caso d’uso. Se poi un contratto ha durata superiore a 9 anni, bisogna procedere anche con la trascrizione nei registri immobiliari. Queste procedure, si sottolinea, valgono quanto per la locazione tanto per la sublocazione.

Nel caso in cui l’immobile sia situato all’estero, la registrazione non è necessaria se i termini sono conclusi in forma verbale; quando formati per iscritto in territorio italiano, invece, torna l’obbligo di registrazione in termine fisso. In tutti i casi, è il proprietario dell’immobile che deve richiedere la registrazione del contratto, e deve farlo entro 30 giorni dalla stipula attraverso una comunicazione. Stessa comunicazione deve essere fatta pervenire, entro 60 giorni, anche all’inquilino. Nel caso in cui il locale si trovasse all’interno di un condominio, poi, a dover essere informato è anche l’amministratore.

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La responsabilità della registrazione e del pagamento è in mano ai soggetti ordinariamente previsti a seconda della forma di contratto stipulato. Per effettuare la registrazione, bisogna recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, oppure si può procedere anche per via telematica nel caso di:

  • parti che possiedono almeno 10 unità immobiliari;
  • agenti immobiliari che intervengono per contratti formati per scrittura privata non autenticata, e che vengono stipulati grazie alla loro attività di intermediazione.

La registrazione può essere effettuata presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate oppure in via telematica. In quest’ultimo caso, solo se si tratta di:

Si considera effettuata quella registrazione che viene ricevuta correttamente dall’Agenzia. Nel caso della procedura telematica, arriverà una ricevuta telematica con data che attesterà l’avvenuta registrazione. Nel caso in cui la procedura venga invece effettuata presso un Ufficio, bisognerà prima autoliquidare e versare l’imposta dovuta, e solo successivamente provvedere all’inoltro della richiesta. Inoltre, bisognerà avere con sé anche i seguenti documenti:

  • due copie con firma in originale del contratto e allegati in bollo;
  • modello di Registrazione locazione immobili, dove sono riportate le informazioni sul contratto;
  • ricevuta di versamento dell’imposta tramite modello F24 Elide;
  • modello RR in caso di richiesta di registrazione di più contratti.

Le sanzioni previste per chi omette la registrazione di un contratto d’affitto variano dal 120% al 240% dell’imposta dovuta.

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