Bonus contributo disabili, pochissimo tempo per la domanda: quando scade

Bonus contributi disabili, resta sempre meno tempo per presentare la domanda. Vediamo insieme quali sono i requisiti per poter accedere all’assegno mensile. 

Non resta molto tempo per presentare la domanda per ottenere il contributo destinato ai figli disabili. Il termine ultimo per presentare la richiesta, scade il 31 Marzo del 2023. La procedura per accettare la domanda è stata aperta il 1 Febbraio di quest’anno, come annunciato dall’Inps, con il messaggio numero 422 pubblicato il 27 Gennaio del 2023.

bonus contributo disabili
Adobe Stock

Il contributo destinato ai figli disabili, è un’agevolazione di stato che consente di poter accedere ad un assegno mensile per fornire supporto economico alla persona affetta da disabilità e i familiari che lo assistono. L’entità dell’importo del’assegno mensile varia a seconda della dichiarazione Isee presentato dal nucleo familiare del richiedente.

È possibile presentare la domanda per via telematica, sul portale dedicato dell’Inps. Si potrà però accedere alla procedura telematica, solamente se muniti delle credenziali richieste, SPID o alternativa CIES o Carta Nazionale dei ServiziSi può anche richiedere consulenza per sbrigare la pratica allo stesso Istituto di Previdenza, contattando il Contact Center al numero verde 803 164 su rete fissa, o al 06 164 164 da rete mobile (Quest’ultimo numero è a pagamento). 

Bonus contributi disabili, chi può presentare la richiesta: i requisiti

Hanno diritto a poter percepire questo contributo tutti i genitori di figli affetti da disabilità grave e che hanno un reddito basso. Il beneficio è aperto anche alle famiglie extracomunitarie, e per ottenere l’assegno mensile, a quest’ultime basterà presentare il permesso di soggiorno. Hanno diritto al bonus anche i genitori single.

Per quanto riguarda i requisiti reddituali, possono accedere a questo beneficio soltanto le famiglie che hanno dichiarato un Isee non superiore a tremila euro annuali. E se vi sono figli minori a carico, per richiedere il contributo, i genitori sono tenuti a presentare anche l’Isee per minorenni. Il beneficio viene inoltre concesso soltanto al raggiungimento di un certo grado di invalidità che è stato certificato al disabile. Il contributo viene infatti destinato soltanto a coloro a cui è stato riconosciuto un grado di disabilità pari o superiore al 60 per cento. 

Ecco i vari importi che potranno essere erogati dall’assegno mensile per figli disabili

L’entità dell’importo dell’assegno, nel momento in cui la richiesta viene accettata, sarà di 150 euro al mese, e verrà riconosciuto nell’anno corrente, anche per i mesi precedenti l’approvazione della domanda. Inoltre, la somma aumenta se nel nucleo familiare sono presenti più persone affette da disabilità grave, in misura pari o superiore al 60 per cento. Ricapitolando, possiamo suddividere così l’entità economica dell’assegno mensile per i figli disabili

  • 150 euro al mese per un singolo figlio affetta da disabilità pari o superiore al 60 per cento
  • 300 euro al mese per due figli affetta da disabilità pari o superiore al 60 per cento
  • 500 euro al mese, in caso di tre o più figli a carico affetti da una disabilità pari o superiore al 60 per cento

Possono accedere al bonus tutti i genitori disoccupati o monoreddito, i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 8145 euro, che diventano 4.800 mila euro per i lavoratori autonomi. 

Il bonus contributi disabili è cumulabile anche con altre misure assistenziali

Inoltre, se il figlio disabile ha meno di 24 anni di età, il limite reddituale della famiglia per il beneficio, viene fissato a 4mila euro. Se invece il figlio disbaile ha un’età pari o superiore a 24 anni, l’agevolazione spetta per i redditi fino a 2850 euro annui. L’agevolazione è cumulabile anche con altre misure assistenziali, come ad esempio il Reddito di Cittadinanza. Inoltre, lo stato si riserva di stabilire un ordine di priorità nell’assegnare il beneficio, nel caso in cui i fondi stanziati non si rivelano sufficienti a soddisfare tutte le domande legittime. 

In primo luogo, saranno sempre privilegiati i nuclei familiari con l’Isee più basso. Mentre a parità di reddito dichiarato, verrà data priorità a chi ha figli a carico non autosufficienti. Si perde il diritto a bonus nel caso in cui un genitore perde la potestà sul figlio, così come in caso di decesso di quest’ultimo. Il diritto al beneficio viene meno anche nel caso venga tolto, anche provvisoriamente, l’affidamento al genitore per il trasferimento del figlio in una struttura pubblica di cura. 

Impostazioni privacy