Esaurimento nervoso: 11 campanelli d’allarme da non sottovalutare

Sentiamo spesso parlare di esaurimento nervoso: cos’è esattamente e quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare?

Spesso si utilizza la parola esaurimento con troppa leggerezza. L’esaurimento nervoso non è una patologia, ma è una condizione psicofisica piuttosto complessa.

Generalmente l’esaurimento nervoso è riconducibile alla sensazione di spossatezza, di stanchezza e di incapacità di compiere le attività di vita quotidiana. In molti casi, il concetto di esaurimento nervoso è utilizzato come sinonimo di stress. E, in effetti, i due termini indicano la stessa condizione psicofisica.

Quali sono i sintomi dell’esaurimento nervoso, che devono far scattare i campanelli d’allarme?

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Esaurimento nervoso: un’analisi approfondita

Conosciuto anche con il nome di nevrastenia, l’esaurimento nervoso è una condizione psicofisica stanchezza e di turbamento emotivo. Generalmente questa condizione insorge in maniera improvvisa, come segno di cedimento mentale e fisico di fronte a determinate sfide emotive.

Esaurimento nervoso e stress vanno a braccetto. In entrambi i casi, si tratta di disturbi che possono avere delle ripercussioni piuttosto serie sulla salute, anche se generalmente derivano da fattori ambientali.

La nevrastenia è una condizione che insorge in seguito ad un periodo di forte stress che può essere legato a molteplici fattori: affrontare una malattia, difficoltà economiche, problemi familiari o lavorativi e così via.

In genere, l’esaurimento è il precursore di altre condizioni come l’ansia, lo stato di preoccupazione e i disturbi depressivi.

Si tratta, dunque, di una situazione che non va assolutamente sottovalutata, perché può avere ripercussioni piuttosto serie sulla propria esistenza.

Alla scoperta della nevrastenia

Con il termine nevrastenia si fa riferimento letteralmente ad una “stanchezza nervosa”. Si tratta dunque di un crollo mentale ed emotivo, che generalmente si verifica in concomitanza di un determinato evento che, però, rappresenta solo la goccia che fa traboccare il vaso.

L’impatto emotivo è così forte da avere ripercussioni anche sulla gestione delle forze fisiche. Per questo motivo, il soggetto colpito da esaurimento nervoso avverte una stanchezza fisica costante.

Le cause principali dell’esaurimento nervoso sono legate allo stress: a condizioni di vita poco salutari, che provocano il crollo psicofisico.

In base ad alcuni studi scientifici, è stato notato che ci sono delle specifiche cause che possono determinare una condizione di forte stress:

  • Insoddisfazione legata alla propria relazione intima, in base ad uno studio condotto nel 1996 il 24% degli esaurimenti nervosi ha origine da una separazione;
  • Problemi di tipo finanziario, lavorativo o scolastico;
  • Problemi familiari, come separazione o divorzio dei genitori;
  • Perdita di una persona cara;
  • Problemi di salute;
  • Disturbo ossessivo compulsivo;
  • Trauma fisico;
  • Il coinvolgimento in una grave calamità naturale;
  • Soffrire di depressione o disturbi simili.

Campanelli d’allarme da non sottovalutare

L’esaurimento nervoso presenta diversi sintomi e segni che variano da paziente a paziente. Nella maggior parte dei casi il soggetto affetto da esaurimento può manifestare i seguenti sintomi:

  • Senso di ansia e preoccupazione;
  • Atteggiamenti tipici della depressione;
  • Atteggiamento mentale negativo nei confronti della vita;
  • Scarso interesse verso ciò che abitualmente piace;
  • Sensazione di smarrimento al di fuori della propria abitazione;
  • Condizione di fragilità emotiva;
  • Forte senso di insicurezza;
  • Affaticamento fisico;
  • Disturbi del sonno;
  • Confusione di pensiero;
  • Disinteresse verso la cura personale.

In presenza di questi sintomi è necessario rivolgersi ad un medico per capire se effettivamente ci si trova di fronte ad una condizione di esaurimento.

Sarà compito del professionista eseguire una valutazione psicologica, per stabilire la correlazione tra sintomi e condizioni mentale.

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