Ires, nuova riforma in arrivo? Lo dice la nuova delega fiscale, cosa cambierà

Il governo ha deciso di modificare l’IRES, l’Imposta sui Redditi delle Società. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la nuova legge di delega fiscale

Il governo potrebbe ben presto riformare l’IRES, Imposta sul Reddito delle Società,  nella nuova legge di delega fiscale del 2023, la cui aliquota attualmente fissata al 24 per cento. Si tratta di un’imposta introdotta nel 2008, e che riguardano le società di capitali (siano esse srl, spa, o sapa) così come le cooperative e gli enti commerciali in generale. La tassa viene calcolata ogni anno in basso al reddito dichiarato dall’azienda. 

ires 2023
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Sono obbligati dalla legge a pagare questa imposta

  • Tutte le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, cooperative e società di mutua assicurazione, società europee e società cooperative europee regolarmente residenti in Italia
  • Tutti gli enti pubblici e privati residenti in Italia. Sono compresi anche i consorzi i trust, e anche tutti gli organismi di investimento collettivo del risparmio, e le organizzazioni no-profit
  • società ed enti che non risiedono in Italia, ma che producono il loro reddito sul territorio  nazionale

Ires, la riforma potrebbe creare un regime ordinario di tassazione e uno agevolato

L’idea del governo è quella di riformare profondamente questa tassa, ridisegnando in primo luogo gli ambiti in cui la tassa può essere applicata. L’idea in questo caso, sarebbe quella di introdurre un regime ordinario, in cui le aziende coinvolte continuano a pagare l’aliquota piena. E introduce invece uno speciale regime agevolato, dove l’aliquota in questo caso viene pagata in misura ridotta favorendo le imprese che hanno deciso di investire in ricerca e sviluppo. 

Si tratterebbe dunque di una riforma che ha come scopo, anche quello di incentivare tutte le imprese che investono in nuovo personale e innovazione, in tempi difficili come questi, con una nuova recessione economica mondiale ormai alle porte. Al momento però si tratta di un progetto appena abbozzato nella legge delega, anche se sono già stati indicati dove saranno concentrate le principali modifiche. 

Dal 1 Gennaio 2024 entrerà in vigore una nuova tassa per le multinazionali

Questa novità oltretutto dovrebbe ben accoppiarsi con l’introduzione, a partire dalla data del 1 Gennaio del 24 della Global Tax, di una nuova tassa per le multinazionali, la cui aliquota sarà fissata al 15 per cento. A questa imposta, si dovrebbe dunque affiancare la nuova IRES, per tutte le aziende che possono dimostrare di aver investito nella crescita aziendale nell’anno di riferimento. 

Una delle particolarità è che in questo caso, l’azienda potrà accedere a questa tassazione agevolata prima che gli investimenti siano stati effettuati. Ma nel momento in cui l’azienda ottiene di entrare nell’aliquota agevolata, avrà tempo massimo fino ai due periodi di imposta successivi al beneficio di imposta accordato. Questo secondo binario dell’IRES con aliquota ridotta, potrà essere concesso anche alle imprese che decidono di accantonare i propri utili per aumentare il patrimonio aziendale dichiarato. 

Il governo prevede in tal senso anche di semplificare tutta la procedura per il calcolo del reddito d’impresa. Attualmente infatti, le aziende sono costrette a sottostare a tantissime procedure burocratiche che rallentano tantissimo la normale attività di impresa. L’idea è quella di semplificare al massimo il loro iter,  è alleggerire dunque, la prassi burocratica prevista. 

Ires, le modifiche previste dalla nuova delega fiscale sulla deducibilità degli interessi passivi

Il governo si propone anche di riformare la disciplina che riguarda la deducibilità degli interessi passivi, introducendo delle franchigie molto precise. Un modo per evitare che la base imponibile di società estere, possa ridursi a seguito di grandi capitalizzazioni o sotto capitalizzazioni. Sarà anche introdotto un regime per limitare la deducibilità degli interessi passivi eccedenti rispetto agli interessi attivi, che saranno direttamente correlati con Risultato Operativo Lordo, ROL. 

La delega fiscale del 2023 in tal senso, si propone dunque l’ambizioso obiettivo di rivedere l’intera disciplina in tal senso, per semplificare al massimo i processi burocratici, e aiutare dunque le imprese a rilanciarsi economicamente. 

Verranno poi aggiornati e modificati i criteri con cui attualmente vengono tassate le società non operative, allo scopo di inquadrare meglio giuridicamente questa situazioni. Saranno rivisti in tal senso, al fine di applicare in molti casi un’unica aliquota minima, anche gli incentivi fiscali attualmente disponibili per le imprese.

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