Maggiorazioni assegno unico: nuovi aumenti all’orizzonte

Con l’approvazione della legge di bilancio 2023 sono state introdotte numerose maggiorazioni assegno unico. Ma c’è una bella novità all’orizzonte.

La legge di bilancio 2023 ha confermato l’assegno unico, ma ha introdotto diverse novità, sia per effetto della perequazione che per aiutare determinate categorie di famiglie.

Bambino felice
Nurse news – Maggiorazioni assegno unico.

L’assegno unico universale 2023 è caratterizzato da diverse novità alcune introdotte in seguito alla rivalutazione legata all’aumento del tasso di inflazione ed altre volute dall’attuale governo Meloni.

Scopriamo quali sono tutte le novità relative all’importo assegno unico.

Maggiorazioni Assegno unico 2023: tutte le novità per il nuovo anno

Quali sono tutti gli aumenti previsti per l’assegno unico 2023? Una delle prime novità introdotte nella Legge di bilancio 2023 riguarda l’aumento del 50% dell’importo per il primo anno di vita del figlio o della figlia a carico.

Proviamo a spiegare questa maggiorazione con un esempio pratico. Fino al 2022, i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro hanno percepito un importo mensile di 175 euro per figlio minorenne. Questa cifra è stata aumentata del 7,3%, per effetto della rivalutazione, ottenendo un valore di 187 euro. Questa somma di denaro va incrementata del 50%, per i nuclei familiari in cui è presente un figlio con meno di 12 mesi.

Di conseguenza, coloro che hanno bambini con età inferiore a un anno riceveranno un importo mensile di 280 euro.

L’aumento del 50% vale anche per nuclei familiari numerosi in cui sono presenti i figli o figlie con meno di tre anni d’età non compiuti. In sostanza, la legge fa riferimento a quei nuclei familiari in cui sono presenti tre o più figli a carico. Considerando che attualmente è già prevista una maggiorazione di 85€, l’importo complessivo per coloro che hanno figli inferiori a tre anni sarà di 365 euro al mese.

Maggiorazioni per figli disabili

È, poi, prevista un’estensione relativa ai suddetti aumenti in favore di famiglie in cui sono presenti i figli con disabilità, fino a 21 anni di età. Queste maggiorazioni che erano già stati applicate con il Decreto rivalutazione del 2022, ma a partire dal nuovo anno diventeranno strutturali.

Ciò vuol dire che saranno previste delle maggiorazioni sull’assegno unico che vanno da 85 a 105 euro a seconda del grado di disabilità. In particolare, la normativa prevede una maggiorazione di:

  • €85 per una disabilità media;
  • 95 euro per una disabilità grave;
  • 105 euro in caso di non autosufficienza.

Inoltre, sono previsti importi dell’assegno unico anche per i figli disabili con età superiore a 21 anni, ma in questo caso non ci sono le maggiorazioni.

Vi è un’altra importante novità che riguarda l’estensione della maggiorazione del valore di €120 per tutti i nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 25.000 euro. Questa maggiorazione è prevista per quei nuclei familiari che, nel 2021, percepivano soldi relativi agli assegni familiari per figli a carico di un importo superiore rispetto all’assegno unico. In sostanza, questa categoria nei nuclei familiari è stata svantaggiata dal passaggio dall’ANF all’assegno unico e, di conseguenza, percepiranno la suddetta maggiorazione.

Maggiorazioni per madri con meno di 21 anni

C’è un importante novità che riguarda l’assegno unico universale 2023. Di fatto, è prevista una maggiorazione di 20 euro sull’importo dell’assegno unico per tutte le famiglie dove ci sono madri che hanno meno di 21 anni di età.

La maggiorazione in questione è prevista a prescindere dal indicatore ISEE del nucleo familiare. Inoltre, sono previsti 30 euro di maggiorazione per i nuclei familiari in cui sono presenti entrambi i genitori lavoratori. In questo caso, però, l’importo dipende dall’ISEE e si riduce man mano che cresce l’indicatore, fino ad azzerarsi al raggiungimento della soglia dei 40mila euro.

In merito alle maggiorazioni legate alla rivalutazione 2023, pare che l’aumento previsto del 7,3% fosse sbagliato. A quanto pare, il calcolo giusto prevedeva l’applicazione di un’aliquota dell’8,1%. Ciò vuol dire che, partendo dall’importo base per ISEE inferiore a €15.000, se nel 2022 questi nuclei familiari percepivano un assegno unico di 175 euro per ogni figlio minorenne a carico, con la rivalutazione dell’8,1% l’importo sale a 189 euro.

Impostazioni privacy