Dimissioni online? la procedura è semplicissima: ecco come funziona

Dal 2016 è obbligatorio per i lavoratori dare le dimissioni esclusivamente online. vediamo insieme come funziona la procedura.

La generazione italiana, come ha saputo ricordarci in modo sardonico e brillante Checco Zalone nei suoi film, è cresciuta con il mito del posto fisso. La sicurezza economica prima di tutto, e per questo da decenni le famiglie italiane spingono sempre i loro figli a studiare al fine di trovare un contratto a tempo indeterminato, ancora meglio se nel settore pubblico, per raggiungere la stabilità economica necessaria a vivere la vita con serenità.

dimissioni online
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Per questo a molti può sembrare quasi folle che una persona decida ad esempio di dimettersi da un lavoro sicuro e ben retribuito. Ma che i soldi non fanno la felicità è molto di più di un vecchio proverbio, e sono tante le persone che ogni anno decidono di lasciare un lavoro sicuro, semplicemente perchè non sono più felici e sentono il bisogno di prendersi una pausa. 

Dimissioni online, ecco qual’è la procedura da seguire

Ma qual’è la procedura da seguire nel momento in cui decido di licenziarmi dal mio posto di lavoro ed è necessario dunque comunicarlo? Questo è il quesito a cui ci proponiamo di rispondere oggi con questo articolo. Infatti negli anni le disposizioni sono cambiate. In passato ad esempio, bastava semplicemente scrivere una lettera di licenziamento al proprio datore di lavoro, regolarmente firmata e autenticata, e il gioco era fatto.La stessa procedura negli ultimi anni è cambiata, e adesso la richiesta può essere inoltrata esclusivamente per via telematica.

Questa norma è entrata infatti in vigore il 12 Marzo del 2016. Da qual momento, il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione dei lavoratori il portale telematico cliclavoro.gov.it. Al suo interno, i cittadini hanno la possibilità di accedere alla propria area riservata, utilizzando come credenziali lo SPID, o in alternativa CIE o Carta Nazionale dei Servizi. Al momento della registrazione al portale, si riceverà un nuovo codice PIN che sarà diviso in due. La prima metà verrà comunicata al contribuente tramite lettera raccomandata, la seconda metà del codice gli sarà invece consegnata tramite un SMS che sarà spedito direttamente dall’Istituto di Previdenza Sociale. 

Cosa fare una volta che si è entrati nell’area riservata del portale

Una volta entrati nell’area riservata del portale cliclavoro.gov.it, il cittadino intenzionato a comunicare il suo licenziamento, dovrà recarsi nella sezione dedicata ai licenziamenti volontari. A quel punto, una volta aperta la sezione, si troverà subito a disposizione il form apposito da compilare.

È fondamentale naturalmente che il cittadino compili il modulo con estrema cura, facendo dunque attenzione alla correttezza dei dati inseriti. Anche perché, laddove vengano riscontrate irregolarità nelle informazioni fornite, la pratica verrà subito annullata. 

Dimissioni online, quando scatta il preavviso per l’azienda dopo l’invio

Completato questo passaggio, a quel punto non resterà che cliccare su invia, affinché il modulo venga spedito, tramite Posta Elettronica Raccomandata, PEC, al datore di lavoro. Al momento della ricezione della mail scatterà dunque il periodo di preavviso per l’azienda, entro il quale il dipendente terminerà il suo contratto di lavoro.

Ci sono però alcuni casi in cui è ancora richiesto di mandare fisicamente la lettera di dimissioni, senza naturalmente che venga preclusa comunque la possibilità di svolgere lo stesso iter per via telematica. Possono ancora esercitare questa opzione chi svolge lavori di cura, come colf o badanti, e anche per alcune tipologie di pubblico impiego e lavoro marittimo. Un’altra eccezione è rappresentata da chi si dimette dal lavoro a seguito di una causa giudiziaria. 

Come avviare la pratica servendosi di un intermediario

Lo stato italiano concede inoltre anche un’altra possibilità al lavoratore: questi infatti può anche delegare a un soggetto esterno la responsabilità di compilare e inviare il modulo dimissioni. Qui di seguito, la lista degli intermediari attualmente abilitati a svolgere questo compito:

  • patronati
  • sindacati
  • commissioni di certificazione
  • consulenti del lavoro

Trovare un intermediario a cui affidare questa pratica è molto semplice. Basta infatti fare una ricerca su internet e andare a individuare l’ente a cui rivolgersi più vicino territorialmente. A quel punto, bisogna prenotare un appuntamento e spiegare ai consulenti preposti, la procedura che si intende affidare per avviarne l’iter.

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