Residenza temporanea e medico di base: attenzione si rischia di non avere l’assistenza sanitaria

La residenza temporanea permette di ottenere il servizio del medico di base? Sì, ma è necessaria la sussistenza di determinati requisiti. 

Per usufruire delle agevolazioni della Legge 104 (come il congedo straordinario), molti soggetti ricorrono alla cd. residenza temporanea.

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Residenza temporanea e medico di base – Nursenews.it

 

Presso l’Ufficio anagrafe di tutti i Comuni sono istituiti i Registri della popolazione temporanea. Tali elenchi raggruppano le informazioni di tutti coloro che si sono trasferiti solo momentaneamente, per un periodo di tempo limitato.

Ma la residenza temporanea da diritto all’assistenza del medico di base? Analizziamo la normativa e scopriamolo.

Residenza temporanea: le motivazioni che giustificano la richiesta del medico di base

In Redazione è giunto il seguente quesito:

Salve , se mia madre, invalida con Legge 104, ha la residenza momentanea presso il mio domicilio (in un altro Comune), può presentare domanda per il medico di base nel Comune in cui ha la residenza momentanea (si tratta dello stesso distretto provinciale)? Grazie.”

Chiariamo subito al Lettore che il Sevizio Sanitario Nazionale consente di beneficiare dell’assistenza del medico di famiglia anche presso il luogo in cui hanno la residenza temporanea.

Dobbiamo sottolineare, tuttavia, che si può essere assistiti dal medico di base al di fuori della propria residenza solo per questi motivi:

  • studio;
  • lavoro;
  • Fanno parte di questa categoria tutte le persone che devono svolgere particolari cure mediche, presso strutture specializzate oppure ospedali lontani da casa e, infine, chi si reca in specifiche località climatiche per questioni sanitarie.

In caso di residenza temporanea, si ha diritto al medico di base se si rimane per almeno 3 mesi e per un massimo di 12 mesi nel Comune differente. Per archi temporali inferiori, invece, l’assistenza medica è assicurata dagli ospedali pubblici e dalla Guardia Medica. Lo stesso discorso vale per i villeggianti, ragion per cui le vacanze non sono un motivo valido per la richiesta del medico temporaneo.

Trascorso un anno, se la necessità di assistenza nello stesso Comune permane, è necessario inviare una nuova domanda.

Come si sceglie il medico di famiglia temporaneo?

Per scegliere il medico di base temporaneo, l’interessato deve recarsi presso l’ASL di residenza e chiedere la cancellazione temporanea da tale servizio. Dopo la cancellazione, deve andare presso il distretto ASL del Comune in cui ha la residenza temporanea, munito di tessera sanitaria, documento di identità e documentazione che legittima il trasferimento.

Deve, inoltre, compilare un Modulo, scaricabile dal portale dell’ASL competente o ritirabile presso i suoi Uffici.

Per la scelta del medico di famiglia temporaneo, è possibile attingere dagli elenchi di quelli convenzionati con il SSN, consultabili presso le sedi dei vari Distretti Sanitari. Alcune ASL consentono anche la consultazione telematica.

Compilazione del Modulo per il medico di base temporaneo

Sul Modulo per la scelta del medico di base temporaneo, il richiedente deve indicare i seguenti dati:

  • informazioni anagrafiche, con l’indirizzo di residenza e il recapito telefonico;
  • istanza di iscrizione temporanea negli elenchi degli assistiti ASL, con il nominativo del medico prescelto;
  • Comune e indirizzo del domicilio e il periodo per il quale si intende usufruire del servizio (che deve essere compreso tra 3 mesi e 1 anno);
  • motivo per il quale è chiesta l’assistenza sanitaria temporanea;
  • assunzione di responsabilità per le dichiarazioni false e mendaci;
  • revoca del precedente medico durante;
  • dichiarazione al trattamento dei dati personali;
  • data e firma del richiedente.

Residenza temporanea e medico di famiglia: i documenti richiesti

Il richiedente è obbligato all’allegazione di una specifica certificazione, che varia in base alla motivazione per la quale si chiede l’assistenza del medico di famiglia temporaneo. Nello specifico:

  • per lavoro, bisogna inviare una dichiarazione del datore o un’autocertificazione, indicante la sede lavorativa e la professione svolta. Se, invece, il richiedente si è trasferito in una Comune differente da quello di residenza per cercare un impiego, deve presentare una copia della ricevuta d’iscrizione al Centro per l’Impiego o un’autocertificazione;
  • per ragioni di studio, il richiedente è tenuto ad allegare una certificazione dell’Istituto di frequenza, attestante l’iscrizione alla scuola o all’università. In alternativa, può produrre anche un’autocertificazione;
  • per salute, è necessario allegare la documentazione redatta dal medico specialista, indicante i motivi sanitari che giustificano la residenza temporanea e il periodo di permanenza richiesto per completare le cure.

I cittadini stranieri, infine, possono recarsi presso l’Ufficio territorialmente competente muniti di valido permesso di soggiorno e richiedere il medico di famiglia attraverso l’autocertificazione.

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